Nell’Italia del secondo Dopoguerra parlare di mafia è quasi vietato. La Chiesa non sfugge a questa regola e, preoccupata di arginare il pericolo comunista, ignora il fenomeno mafioso. Solo negli anni ‘70, grazie in particolare all’opera dell’arcivescovo di Palermo, il cardinale Pappalardo, la Chiesa diventa consapevole del pericolo che la mafia rappresenta. Un tema al centro delle riflessioni di Paolo Mieli e del professor Alberto Melloni a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda venerdì 15 settembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, in occasione del 30° anniversario dell’omicidio di Don Puglisi.
È il 9 maggio del 1993, Giovanni Paolo II ad Agrigento lancia il suo anatema contro i mafiosi: la reazione è feroce. Bombe contro le chiese e pallottole contro i preti. Don Giuseppe Puglisi e don Giuseppe Diana vengono uccisi a causa del loro impegno sociale. La parola finale viene pronunciata da Papa Francesco a Piana di Sibari, nel 2014, con la scomunica ai mafiosi.