Oggi in TV: Ossi di Seppia presenta 'Quello che ricordiamo'. Il femminicidio di Sara Di Pietrantonio
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Oggi in TV: Ossi di Seppia presenta ‘Quello che ricordiamo’. Il femminicidio di Sara Di Pietrantonio

Oggi in TV: Ossi di Seppia presenta 'Quello che ricordiamo'. Il femminicidio di Sara Di Pietrantonio
Il femminicidio di Sara Di Pietrantonio

“Le stava addosso sempre. Ovunque c’era Sara c’era lui. E questo dal primo giorno…E non si può parlare di amore, amore malato, amore morboso, amore geloso. Perché la parola amore non può essere accostata alla parola assassino.” Maurizia Quattrone, vice questore aggiunto della Polizia di Stato, è la voce narrante della nuova puntata di Ossi di Seppia, dal titolo ‘Quello che ricordiamo’, disponibile su RaiPlay per raccontare l’omicidio di Sara Di Pietrantonio. Quattrone fu tra le prime ad arrivare sul luogo del delitto nella notte fra il 28 e il 29 maggio del 2016, nel quartiere della Magliana a Roma. In quella notte Sara, a soli ventidue anni,  è stata  uccisa e poi bruciata dall’ex fidanzato. E’ stata la mamma a trovare il corpo di Sara e lei, ascoltata in Questura dalla Polizia, ha fatto per prima il nome di Vincenzo Paduano, allora ventisettenne. Per lui, nei mesi scorsi, la Suprema Corte di Cassazione ha emesso la condanna più severa, il carcere a vita, ritenendolo colpevole dei reati di omicidio pluriaggravato e stalking.
E’ un sabato sera come tanti altri. Sara sta tornando a casa, ma non sa che il suo ex fidanzato la sta pedinando. Il ragazzo, una guardia giurata, è morbosamente geloso e non accetta di essere stato lasciato. Ha programmato quella macabra fine portando con sé l’alcool per appiccare il fuoco e ucciderla. Mentre Sara percorre via della Magliana viene speronata da un’auto ed è costretta a fermarsi. Da quell’auto scende proprio Vincenzo Paduano che sale nella sua macchina. I due presumibilmente discutono. Lui le versa addosso il liquido infiammabile. Sara scende dall’auto, si sbraccia, cerca di sfuggire al suo destino. Ma nessuno si ferma. Vincenzo la raggiunge e si scaglia su di lei con una violenza inaudita. Sara  perde i sensi e lui la accatasta sotto alcune foglie, al bordo della strada, e le dà fuoco.  In questura, agli agenti, Paduano confessa l’omicidio solo dopo estenuanti ore di interrogatorio, di fronte a prove schiaccianti.

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