Oggi in TV: Omaggio a Sergio Zavoli. “Italiani” e “Rommel: un caso di coscienza”
Un’antologia delle inchieste radiotelevisive che Sergio Zavol – scomparso a 96 anni il 4 agosto 2020 – ha compiuto in oltre cinquant’anni di professione per la Rai. La propone “Italiani” in onda venerdì 4 agosto alle 16.00 su Rai Storia. Entrato in Rai nel 1947, Sergio Zavoli per quindici anni si dedica alle radiocronache e al documentario radiofonico, ispirato dalla lezione del neorealismo di Cesare Zavattini, sotto il patrocinio di Vittorio Veltroni, capo delle Radiocronache Rai. È Zavoli stesso a ricordare quegli inizi in un’intervista rilasciata nel 2015 a Rai Storia.
Dal 1962 collabora con i servizi giornalistici della Tv: si apre per lui un decennio incredibile, denso di incontri. Firma una cinquantina di servizi per Tv7, tra il 1963 e il ’70, toccando i tanti lati di una società italiana in tumultuosa trasformazione, e realizza negli stessi anni documentari di soggetto storico, lunghe interviste e le otto edizioni di “Processo alla tappa”, racconto epocale del Giro d’Italia e dei suoi protagonisti. Quel decennio televisivo di Zavoli si chiude idealmente nel 1972 con il ciclo “Nascita di una dittatura”, raccolta di 55 testimonianze sulle origini del fascismo, cinquant’anni dopo la marcia su Roma. Direttore del Gr1 dal ’76, il 12 giugno 1980 viene nominato Presidente della Rai, in una fase cruciale del Servizio Pubblico, che vede profilarsi il mercato della concorrenza e nuove scelte per il futuro. Torna all’inchiesta Tv dopo la fine del suo mandato nel 1986, firmando i cicli di “Viaggio intorno all’uomo”, “Viaggio nel sud”, “Nostra padrona televisione”, “Credere non credere”, “Viaggio nella giustizia”, “C’era una volta la prima Repubblica” e “Viaggio nel calcio” (1999), e soprattutto, nel 1989, le 18 puntate de “La notte della Repubblica”, inchiesta che cerca di esplorare i recessi della tragica stagione del terrorismo.