Oggi in TV: Omaggio a Amos Luzzatto – A “Sorgente di vita” Su Rai2
Il giorno del pentimento e dell’espiazione dei peccati, Yom Kippur, quest’anno cade il 28 settembre, è un momento di raccoglimento, di preghiera, di riflessione su se stessi e di digiuno, accompagnato dal suono emozionante dello Shofar, il tradizionale corno di montone, che risuona nelle sinagoghe. Una riflessione del rabbino Benedetto Carucci Viterbi sui significati della ricorrenza che quest’anno vedrà le sinagoghe meno affollate sarà il primo argomento della puntata di “Sorgente di Vita”, in onda domenica 27 settembre alle 8.30 su Rai2.
Le celebrazioni per la breccia di Porta Pia, 150 anni dopo quel fatidico 20 settembre 1870, Quel giorno vengono attaccate tutte le principali porte della città, ma è tra Porta Pia e Porta Salaria che si svolgono gli scontri più accesi. L’iniziativa per l’attacco è affidata a un capitano di artiglieria di origine ebraica, Giacomo Segre, ricordato proprio in questi giorni con la dedica di una targa. Per gli ebrei di Roma quell’evento segna la fine dell’età del ghetto e la conquista dei pieni diritti alla pari di tutti gli altri cittadini italiani.
Ricordi, suggestioni, testimonianze tra storia e memoria degli ebrei di Libia, una comunità antichissima che affonda le sue radici nel deserto ed è passata attraverso il dominio romano, islamico, ottomano e poi italiano, fino all’Indipendenza della Libia. Tante voci, soprattutto di donne, per raccontare le atmosfere, la vita quotidiana, gli usi familiari, le tradizioni e l’identità di un gruppo eterogeneo composto di studiosi e di rabbini, artigiani e commercianti, tra la convivenza pacifica con la popolazione araba e l’odio scatenato dal nazionalismo arabo, fino all’espulsione avvenuta poco più di cinquanta anni fa e all’arrivo di molti di loro in Italia. Sul tema anche un’intervista a David Meghnagi, uno dei curatori di una recente raccolta di saggi dedicata agli ebrei libici.
Confronto e dialogo, all’interno del mondo ebraico e con la società, sono stati i cardini dell’impegno di Amos Luzzatto, scomparso lo scorso 9 settembre nella sua Venezia, a 92 anni. Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane dal 1998 al 2006, medico, militante politico nelle file della sinistra, uomo di grande cultura e convinto sionista, seppe imprimere alla sua leadership un’impronta di grande spessore. In alcune interviste tratte dall’archivio di “Sorgente di vita”, realizzate in momenti diversi della sua vita, emergono i tratti distintivi della sua attività: la lotta al pregiudizio, il rapporto tra la diaspora e Israele, la difesa dei diritti delle minoranze e degli immigrati, il dialogo con le altre confessioni religiose, l’impegno per l’istruzione e la cultura ebraica.