Oggi in TV: My Name is Ernest. Hemingway e l’Italia
Genio e sregolatezza: Ernest Hemingway, la prima rock star della letteratura mondiale, nota per i suoi eccessi nella vita e il suo genio letterario, legati a luoghi come Cuba, Pamplona, gli Stati Uniti e l’Africa nera. Tra questi grandi luoghi, però, ci sono anche alcune località del Veneto: dalle più famose e turistiche Venezia e Cortina, ai piccoli siti dove è passata la Grande guerra del ’15-’18. Il docufilm “My Name is Ernest”, in onda lunedì 15 novembre alle 18.55 su Rai5, ricostruisce i due macro-periodi che Hemingway trascorse in Veneto. Il primo è quello del 1918, durante il conflitto mondiale, quando lo scrittore arrivò a Schio in divisa come volontario americano della Croce Rossa. L’esperienza della guerra ed in particolare quella del fronte getterà le basi per la stesura di “Addio alle armi”, uno dei più grandi capolavori dello scrittore ispirato interamente alla sua esperienza, a Schio prima e a Fossalta di Piave poi. Il secondo periodo si riferisce, invece, al 1948 quando Hemingway, ormai famoso, torna in Veneto per assaporare questa volta la bella vita veneziana, delle valli di Caorle e delle montagne di Cortina, e coltivare la sua passione per la caccia e la pesca. Anche in questo caso l’esperienza in Veneto ispirerà un altro lavoro, “Al di là del fiume, tra gli alberi” da cui emerge un Hemingway più stanco che inizia a fare bilanci della sua vita.
Nel film recitano attori come Anita Kravos (interprete del film “La Grande Bellezza” premiato agli Oscar 2014), Giorgio Careccia, Stefano Scandaletti, Maximiliano Hernando Bruno, Eleonora Bolla. Regia di Emilio Briguglio.