Oggi in TV: "Mompracem", tra passato e futuro. Dalle città perdute di Machu Picchu e Petra al progetto del tunnel del Brennero
 |  | 

Oggi in TV: “Mompracem”, tra passato e futuro. Dalle città perdute di Machu Picchu e Petra al progetto del tunnel del Brennero

Oggi in TV: "Mompracem", tra passato e futuro. Dalle città perdute di Machu Picchu e Petra al progetto del tunnel del Brennero
Dalle città perdute di Machu Picchu e Petra al progetto del tunnel del Brennero

Le rovine delle città perdute più affascinanti del mondo e il cantiere della galleria ferroviaria più lunga del mondo, scavata al passo del Brennero a 1700 metri di profondità, sono i protagonisti di “Mompracem, l’isola dei documentari”, appuntamento settimanale di Rai Documentari, in onda domenica 3 aprile dalle 14.00 su Rai 2.
In apertura, Barbara Gubellini presenta “Lost Cities – Le città senza tempo”, un viaggio nel passato alla scoperta delle rovine delle grandi città perdute e delle civiltà che le hanno ideate, costruite e abitate. Tra questi incantevoli tesori spiccano Machu Picchu, la settima meraviglia costruita tra le montagne del Perù, e Petra, la città rosa della Giordania con i suoi templi incastonati nelle pareti di roccia arenaria. Questi capolavori dell’architettura e dell’ingegneria del passato, con le loro strade e edifici, resistono da millenni, sfidando il tempo e ricordandoci chi erano le civiltà che ci hanno preceduto. A seguire, un’immersione nelle infrastrutture del futuro: con il documentario di Catia Barone “Brennero – il Link” – una produzione Rai Documentari e Rai Com, in collaborazione con la Provincia Autonoma di Bolzano e la sede Rai di Bolzano – scopriremo il cantiere della galleria ferroviaria più lunga al mondo, dalle sembianze di una città sommersa, con i suoi cunicoli e le strade grigie e chilometriche. Il Brennero, uno dei collegamenti più importanti tra il nord e il sud dell‘Europa, oggi è il valico più trafficato e inquinato delle Alpi. Per liberare le montagne dai camion, sotto le Alpi e nel cuore dell’Alto Adige, sta prendendo forma il tunnel del Brennero, che collegherà Fortezza all’Austria per raggiungere, con la già esistente circonvallazione di Innsbruck, una lunghezza di 64 km. Il tunnel del Brennero non è che il primo passo e l’asse strategico di un più grande progetto europeo: la creazione entro il 2050 di un corridoio di infrastrutture da Helsinki a La Valletta, Malta.  Quest’opera faraonica d’ingegneria racchiude in sé anche la storia di coloro che ci stanno lavorando: sono italiani gli operai che scavano il tunnel, il cui ingresso è stato soprannominato “la porta dell’inferno”. Ma chi vi entra non ha perso ogni speranza, anzi proprio in quell’enorme buco tra le montagne ha trovato un lavoro e un punto di ripartenza per la nostra economia, consapevole che il futuro si può costruire con le proprie mani.

Autore

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *