Oggi in TV: Magnifiche. Storia e storie di università. Roma. La Sapienza
Dalla sua fondazione è stata sempre al centro della storia di Roma e del Paese, prima come ateneo legato ai papi, poi come università autonoma, meta di studiosi provenienti da ogni parte del mondo. La Sapienza di Roma – raccontata da Eliana Billi ricercatrice di Storia, Antropologia, Religioni, Arte, Spettacolo – è la protagonista di “Magnifiche. Storia e storie di università”, la serie realizzata da Aldo Zappalà e Mario Leombruno in onda lunedì 6 dicembre alle 21.10 su Rai Storia. È a Roma che per la prima volta in Europa vengono introdotte materie come i “simplicia medicamenta”, base della spagirica, un sistema di cure che a partire dall’energia presente nell’uomo cerca di ristabilirne l’equilibrio turbato dalla malattia. Qui, inoltre, viene istituito l’insegnamento di botanica medica, con la prima cattedra di botanica, quasi 20 anni prima di altre università italiane.
La nuova sede dell’Università progettata da Marcello Piacentini, fedelissimo architetto di Mussolini viene inaugurata nel 1935. E’ un complesso grandioso di stampo razionalista con le sedi di giurisprudenza, lettere, scienze politiche, gli istituti di fisica, chimica, mineralogia, biologia e il palazzo del rettorato. Le costruzioni sono realizzate in cemento armato, una novità assoluta per l’epoca, e sfruttano l’illuminazione naturale.
Per il grande affresco nell’aula magna del rettorato, inoltre, viene chiamato Mario Sironi che realizza “l’Italia tra le arti e le scienze del 1934”, una opera murale di 100 mq di superficie.
Nel 1946 è a Roma Pietro Valdoni con la cattedra di patologia chirurgica presso l’università la sapienza. E’ un chirurgo già famoso e apprezzato, pioniere della tecnica chirurgica che si rende protagonista di interventi eccezionali al cuore. Con lui si formeranno decine di grandi chirurghi come Paolo Biocca e Gianfranco Fegiz, che saranno anch’essi presidenti della Società italiana di chirurgia.
Tra i docenti della Sapienza si annoverano molti premi Nobel come Daniel Bovet nel 1957 per la medicina e fisiologia, Emilio Segrè nel 1959 per la fisica, Giulio Natta nel 1963 per la chimica, Carlo Rubbia nel 1984 per la fisica e Franco Modigliani, nel 1985 per l’economia. Quest’anno, si è aggiunto Giorgio Parisi, per la fisica, premiato per le sue ricerche sui sistemi complessi.