Oggi in TV: ""#maestri", la bellezza dell'imperfezione e dell'italiano". Su Rai3 le lezioni di Telmo Pievani e Luca Serianni Oggi in TV: ""#maestri", la bellezza dell'imperfezione e dell'italiano". Su Rai3 le lezioni di Telmo Pievani e Luca Serianni
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Oggi in TV: “”#maestri”, la bellezza dell’imperfezione e dell’italiano”. Su Rai3 le lezioni di Telmo Pievani e Luca Serianni

Oggi in TV: ""#maestri", la bellezza dell'imperfezione e dell'italiano". Su Rai3 le lezioni di Telmo Pievani e Luca Serianni Oggi in TV: ""#maestri", la bellezza dell'imperfezione e dell'italiano".  Su Rai3 le lezioni di Telmo Pievani e Luca SerianniTelmo Pievani e Luca Serianni: sono due grandi nomi della cultura italiana i protagonisti di “#maestri”, il programma di Rai Cultura con Edoardo Camurri in onda oggi alle 15.20 su Rai3, nell’ambito dell’accordo Rai – Ministero dell’Istruzione per #lascuolanonsiferma.
Pievani – docente di Filosofia delle Scienze biologiche presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova – riflette sul concetto di imperfezione a partire da quanto sosteneva Charles Darwin, secondo il quale l’evoluzione riesce a produrre delle strutture molto complesse, ma che la norma è l’imperfezione. Darwin dava proprio questa indicazione ai suoi allievi: “Se volete capire l’evoluzione guardate le strutture imperfette”. Noi, invece, abbiamo la tentazione di guardare la natura come se fosse perfetta, piena di cose perfette e, invece, l’imperfezione è il segreto dell’evoluzione e anche della nostra creatività.
A seguire, Luca Serianni – Professore emerito di Storia della lingua italiana alla Sapienza di Roma, socio dell’Accademia della Crusca e dell’Accademia dei Lincei, e vicepresidente della Società Dante Alighieri – propone un viaggio nella storia della nostra lingua, dal latino all’idioma attuale, passando attraverso i dialetti. E, in particolare, attraverso il toscano fiorentino che tra il XIII e il XIV secolo si è imposto sugli altri grazie alla forza di scrittori come Dante, Boccaccio e Petrarca.
Ma la cultura va di pari passo con l’economia: proprio i banchieri fiorentini del tempo, infatti, sono stati capaci di creare colonie in tutta Italia e in questo modo di diffondere la propria cultura.
Gli altri dialetti, invece, sono sopravvissuti nel tempo e costituiscono il terreno condiviso di una comunità per la comunicazione, ad esempio, di tutto il piano emotivo più intimo.

 

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