Oggi in tv l’omaggio di Rai Cultura ad Alvin Moscow
Lo storico cronista del naufragio dell’Andrea Doria
Per ricordare lo scrittore e giornalista Alvin Moscow, storico cronista del naufragio dell’Andrea Doria, recentemente scomparso a 98 anni, Rai Cultura propone il documentario “Andrea Doria, una tragedia italiana” di Giuseppe Giannotti, in onda giovedì 22 febbraio alle 16.15 su Rai Storia.
Sono le 23.10 del 25 luglio 1956 quando il transatlantico, diretto a New York, viene speronato al largo della costa di Nantucket dal rompighiaccio svedese Stockholm. La nave si inclina da un lato e perde la metà delle scialuppe di salvataggio. Affonda 11 ore dopo. La maggior parte dei passeggeri si salva grazie alla tempestività e all’efficacia dei soccorsi, ma muoiono comunque 46 persone. Il documentario ripercorre la vicenda con immagini d’archivio e con le numerose testimonianze di alcuni sopravvissuti come Guido Badano, secondo ufficiale del’Andrea Doria; Emilio Bertini, commissario di bordo, e Vincenzo Della Torre, aiuto cuoco.
La turbonave prese il suo nome dall’ammiraglio ligure del XVI secolo Andrea Doria. Strutturata su 11 ponti[3], poteva ospitare fino a 1241 passeggeri e, quando venne varata, rappresentava uno dei motivi d’orgoglio dell’Italia,[4] che stava cercando di ricostruire la propria reputazione dopo la seconda guerra mondiale. Degno erede dei transatlantici italiani degli anni trenta, come il Rex e il Conte di Savoia, l’Andrea Doria era considerato la più bella nave passeggeri della flotta italiana di linea[5] ed era apprezzato in particolare per la sicurezza e la bellezza dei suoi interni, che lo facevano preferire a molti transatlantici di altre compagnie internazionali.
Poco dopo le 23:10 del 25 luglio 1956, mentre stava navigando verso New York, l’Andrea Doria venne speronato accidentalmente dal mercantile svedese Stockholm della Swedish America Line al largo della costa di Nantucket (USA), in quello che fu uno dei più famosi, controversi disastri marittimi della storia.
Morirono 51 persone (5 passeggeri della Stockholm e 46 dell’Andrea Doria),per la maggior parte alloggiati nelle cabine investite dalla nave svedese.