Oggi in TV: “Lineablu” fa tappa all’isola d’Elba
Si conclude l’edizione 2023 del programma condotto da Donatella Bianchi
Nell’edizione 2023 di “Lineablu,” il programma si conclude con una visita all’isola d’Elba, che sarà trasmessa sabato 23 settembre alle 14:00 su Rai 1. Donatella Bianchi guiderà i telespettatori alla scoperta di questa affascinante isola, conosciuta anche come “l’isola delle tartarughe,” un soprannome che quest’anno sembra più appropriato che mai, dato che le nidificazioni della Caretta caretta hanno raggiunto un nuovo record, con la maggior concentrazione di uova deposte in Italia.
Durante il programma, Donatella Bianchi esplorerà l’isola via mare, scoprendo numerosi punti di vista unici. Ogni porto e ogni spiaggia dell’Elba hanno caratteristiche distintive che li rendono unici, motivo di orgoglio per gli abitanti locali, che considerano l’isola come un’autentica enciclopedia a cielo aperto. Questa “enciclopedia” abbraccia argomenti che spaziano dalla geologia alla biologia marina, dalla geografia alla storia, con numerose tracce napoleoniche disseminate in tutto il territorio.
L’Elba ha una tradizione di industria mineraria, che era la principale risorsa economica prima dell’esplosione del turismo. Due miniere erano attive fino a qualche decennio fa e sono ancora ricche di minerali ferrosi, considerati risorse strategiche nazionali. Fabio Gallo esplorerà la miniera di Capoliveri, concentrandosi sulla parte sotterranea e arrivando fino allo sbocco al mare, dove un tempo venivano caricati i minerali destinati alle industrie siderurgiche. Inoltre, l’isola d’Elba è la sede di un importante premio letterario di valore nazionale, ospitato nella residenza che un tempo fu di Napoleone, e Fabio Gallo intervisterà i protagonisti di questo evento culturale.
Valentina Bisti, infine, inizierà il suo viaggio dal punto più alto dell’isola, Monte Capanne, la vetta più elevata di tutto l’arcipelago toscano. Da qui, passerà per le antiche cave romane da cui furono estratte le colonne che ancora oggi sostengono il tetto del Pantheon di Roma. Il percorso la condurrà fino al mare, dove il granito, sotto l’azione erosiva delle onde, si trasforma in una spettacolare sabbia a grana grossa, caratterizzata da riflessi iridescenti dovuti alla massiccia presenza di quarzo.