Le “città di Castel del Monte”: domenica 13 agosto, alle 12.20 su Rai 1 e Rai Italia, con Angela Rafanelli e Peppone Calabrese, prosegue il viaggio di Linea Verde Estate lungo l’Alta Murgia, in Puglia.
Un edificio dalla bellezza artistica unica, un pregiato portale bronzeo che in sé combina elementi appartenenti a stili diversi, il campanile, con i suoi 60 metri d’altezza che si staglia solenne e fiero: a Trani, dinanzi alla Basilica di San Nicola Pellegrino, per i nostri conduttori uno spettacolare inizio di puntata in una città che parla di storia e di bellezza.
La caratteristica pianta ottagonale, una delle immagini più famose al mondo, al pari delle piramidi, del Colosseo o del sito di Stonhenge, otto angoli, su ognuno dei quali si sviluppano altrettante torri anch’esse a pianta ottagonale: a Castel del Monte, il fascino di un capolavoro architettonico unico che da 27 anni è patrimonio mondiale dell’umanità.
Una crosta dura e spessa, di colore marrone, tendente al giallo paglierino più o meno intenso, un gusto unico dovuto all’alimentazione del bestiame, a base di timo e altre erbe aromatiche, i canestri di giunco in cui si lascia stagionare: ad Andria, la produzione del canestrato pugliese, formaggio a denominazione di origine protetta dal 1996, le cui origini risalgono al XV secolo.
Radici profonde e una grande passione famigliare a partire dal lontano 1819, il conseguimento di un importante certificazione per entrare in sintonia con la natura e trarne il meglio attraverso i frutti: a 250 metri sul livello del mare, tra Andria e Castel del Monte, la storia di una grande azienda agricola a conduzione familiare che da quasi duecento anni si dedica alla cura della terra.
La “cantina della Disfida”: a Barletta, un’interessante rievocazione storica del banchetto durante il quale, nel 1503, tra Francia e Spagna, si consumò l’offesa che provocò il celebre scontro d’armi, conosciuto come Disfida di Barletta, per il possesso dell’Italia meridionale.
La “Colorado d’Italia”: a Spinazzola, lo straordinario spettacolo delle cave di bauxite dell’Alta Murgia, abbandonate all’inizio degli anni 80.