Oggi in TV: Le storie di Passato e Presente. Togliatti e il Partito Comunista italiano
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Oggi in TV: Le storie di Passato e Presente. Togliatti e il Partito Comunista italiano

Oggi in TV: Le storie di Passato e Presente. Togliatti e il Partito Comunista italiano
Togliatti e il Partito Comunista italiano

La cosiddetta “svolta di Salerno” del 1944: il Partito Comunista Italiano si pronuncia per un governo di unità nazionale e rimanda la questione istituzionale – monarchia o Repubblica – alla fine della guerra. Una pagina di storia riletta da Paolo Mieli in “Le storie di Passato e Presente”, in onda venerdì 12 novembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. A sbloccare il quadro politico nazionale, in stallo dopo il Congresso di Bari del gennaio precedente, è Palmiro Togliatti che impone di procrastinare la questione istituzionale e consentire ai comunisti italiani di entrare nel governo Badoglio per rafforzare la condotta della guerra contro i nazifascisti e avviare la democratizzazione del Paese. La collaborazione governativa delle forze politiche del Comitato di Liberazione Nazionale, che prosegue anche al termine del conflitto, non è però destinata a durare. Nel maggio del 1947, il presidente del Consiglio Alcide De Gasperi pone fine alla “coabitazione forzata” – così definita dal segretario della Democrazia Cristiana Attilio Piccioni – estromettendo le sinistre dall’esecutivo. L’anno successivo, il 14 luglio del 1948, Togliatti è vittima di un attentato. A sparare è uno studente di giurisprudenza, Antonio Pallante. Togliatti, ricoverato d’urgenza, si salva, ma la notizia dell’agguato infiamma il Paese.

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