Oggi in tv “L’antico Appennino di Paolo Volponi”
Un poeta e la sua terra
Realizzato dalla sede regionale Rai delle Marche e firmato da Umberto Piersanti, il programma si snoda tra le parole dello stesso Volponi che parla dell’intenso rapporto con la sua terra, i versi delle sue poesie e le immagini dell’Appennino marchigiano sospeso in un tempo senza tempo, tra vecchi mulini e campi, case in pietra e vegetazione spontanea, e gesti della quotidianità. Senza dimenticare la natia Urbino che si materializza così nei versi di Volponi: “La nemica figura che mi resta/ l’immagine di Urbino/ che io non posso fuggire/ la sua crudele festa/ quieta tra le mie ire./ Questo dovrei lasciare/se io avessi l’ardire/di lasciare le mie care/piaghe guarire…”.
Divenne anche presidente della Cooperativa soci dell’Unità, promuovendo con il giornale una rete di iniziative, fra cui un convegno nazionale su Pier Paolo Pasolini, nel 1987.
Di fronte alla crisi della sinistra degli anni ottanta Volponi si oppose alla dissoluzione del PCI e nel 1991, al momento della nascita del Partito Democratico della Sinistra, aderì al nuovo gruppo di Rifondazione Comunista, che a suo avviso “manteneva viva la speranza di un mondo più giusto e più razionale“. Eletto deputato nazionale alle elezioni politiche del 1992 con 4.486 voti nella circoscrizione Ancona-Pesaro-Macerata-Ascoli Piceno, rimase in carica fino allo scioglimento anticipato della legislatura nella primavera del 1994. Morì pochi mesi dopo all’ospedale regionale di Ancona a causa di una malattia ai reni, all’età di 70 anni. È sepolto nel cimitero di San Cipriano a Urbino.