Oggi in TV: La nostra terra e l'acqua. L'Indonesia di Giorgio Moser
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Oggi in TV: La nostra terra e l’acqua. L’Indonesia di Giorgio Moser

Oggi in TV: La nostra terra e l'acqua. L'Indonesia di Giorgio Moser
LIndonesia di Giorgio Moser

“Un popolo di 90 milioni sparso su tremila isole dell’arcipelago indonesiano, non può considerare l’acqua come un elemento di divisione, ma piuttosto come un tessuto connettivo. È l’acqua che salda in un’unità geografica ideale la patria degli indonesiani, ed è per questo che essi non usano dire la nostra terra, ma sempre la nostra terra e l’acqua”. Con questo incipit, ripetuto in testa ad ogni episodio, il regista Giorgio Moser apre il suo documentario dedicato all’arcipelago indonesiano, intitolato La nostra terra e l’acqua.
Dal 5 novembre Rai Teche propone su RaiPlay questa preziosa testimonianza di viaggio andata in onda in Rai nel 1960, prodotta espressamente per la televisione, ma girata con tecniche e mezzi cinematografici. Il reportage è diviso in quattro parti, ognuna dedicata ad una specifica zona dell’arcipelago indonesiano.
Giorgio Moser, insieme ad una troupe composta da professionisti sia italiani che indonesiani, attraversa quelle terre ricche di fascino e mistero per cinque mesi, per un totale di 20.000 km percorsi con ogni mezzo di trasporto possibile: il praho (imbarcazione tipica malese), la bicicletta, la canoa, l’automobile, l’elicottero per attraversare le paludi del Borneo e infine alcuni tratti a piedi, anche se, nella terra celebrata da Salgari, l’acqua è il vero elemento naturale.
Il primo film (Gli innamorati del riksciò) è ambientato a Giava e segue le vicende di due fidanzati in un giorno di festa. Il secondo film (Il ragazzo del Sampan) mostra la “Venezia dell’Oriente”, ovvero la città fluviale di Banjarmasin, capoluogo del sud del Borneo. Il terzo film Bali, il pescatore e la ballerina, prende le mosse da un matrimonio che si celebra nell’isola tra un umile marinaio e una ballerina figlia del più importante coreografo locale.
Con 20.000 chilometri il regista chiude il cerchio ripercorrendo le tappe di questo ambizioso progetto che è diventato forse più di un semplice documentario, assumendo i contorni di un percorso di conoscenza carico di spiritualità. Volti, storie, luoghi, riti, abitudini, paesaggi: lo sguardo di Moser ha catturato ogni cosa con garbo e precisione, offrendo allo spettatore un viaggio incantato che ancora oggi mantiene intatto il suo fascino.

 

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