Oggi in Tv: La “Domenica all’opera” di Rai5 (canale 23) – Omaggio a Picasso con i balletti “Parade” e “Pulcinella” a Pompei.
Due creazioni dei Ballets Russes all’ombra del Vesuvio per rendere omaggio all’arte di Pablo Picasso. Sono “Parade” e “Pulcinella”, musicati rispettivamente da Erik Satie e Igor Stravinskij, i due balletti in un atto del coreografo russo Léonide Massine con le scene e i costumi di Picasso che Rai Cultura trasmette domenica 16 agosto alle 10.00 su Rai5 (canale 23) per un ciclo di appuntamenti dedicati a spettacoli in scena da Festival e Arene estive italiane. Rappresentati nel 2017 al Teatro Grande degli Scavi di Pompei dai primi ballerini Rebecca Bianchi, Claudio Cocino, Manuel Paruccini, dai solisti e dal Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma sotto la direzione di Eleonora Abbagnato, i due lavori – ripresi dal coreografo Lorca Massine, figlio di Léonide – hanno celebrato il centenario del viaggio in Italia compiuto da Picasso e Jean Cocteau nel 1917 in occasione della creazione di Parade.
Andato in scena nel 1917 grazie alla collaborazione – orchestrata da Sergej Djagilev – fra Picasso, Cocteau, Massine e Satie al Théâtre du Châtelet di Parigi, Parade cattura gli aspetti più sfacciati e vivaci della natura umana ispirandosi al mondo del circo rivisitato dall’arte rivoluzionaria di Picasso. Protagonisti un mago cinese, una giovane ragazza americana e due acrobati che si esibiscono con l’intento di attrarre la curiosità degli spettatori. Risale invece al 1920 Pulcinella, firmato da Stravinskij, Massine, Picasso e andato in scena all’Opéra di Parigi, in cui rivivono le atmosfere dei vicoli e dei mercati napoletani, il fascino della Pompei antica e la grande tradizione della commedia dell’arte italiana. A suggerire il soggetto fu il ritrovamento di un manoscritto nella Biblioteca Nazionale di Napoli, incentrato sulla celebre maschera di Pulcinella. Per l’occasione Picasso realizzò una scenografia la cui scomposizione in rettangoli, quadrati e trapezi si rifà all’impostazione geometrica del Cubismo e le cui tinte fredde esaltano i colori brillanti dei costumi. Regia a cura di Pierre-François Decouflé.