Oggi in TV: Il Settimanale della Tgr. Le storie dall'Italia
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Oggi in TV: Il Settimanale della Tgr. Le storie dall’Italia

Oggi in TV: Il Settimanale della Tgr. Le storie dall'Italia
Le storie dallItalia

La crisi dei cinema e dei teatri tra sale ancora troppo vuote e prospettive tuttora molto incerte. Nel Settimanale della Tgr, il rotocalco curato da Monica Busetto, in onda sabato 5 febbraio alle 12.25 su Rai3, Riccardo Milletti fa il punto della situazione raccogliendo le preoccupazioni di chi lavora nel settore tra Perugia e Umbertide.
Da Torino, quartiere Aurora, luogo particolarmente fragile ed esposto a microcriminalità, conflitti sociali e contraddizioni, Silvia Bacci raccoglie i racconti di chi ci vive e di chi opera nel volontariato che parlano di insicurezza ma anche di voglia di riscatto.
Da Treviso Ivana Godnik racconta, invece, come tra quarantene, isolamenti, Covid-positivi, graduatorie esaurite, nelle scuole senza più docenti siano arrivati i baby-prof, ex allievi che hanno iniziato l’università da poco. La storia di Matteo da allievo a insegnante nel suo ex istituto tecnico industriale Planck.
Da Taranto Gianni Matera si occupa delle reti utilizzate per l’allevamento delle cozze. Sinora erano fatte in nylon. Per ridurne l’impatto ambientale però si stanno cercando nuove soluzioni e si stanno utilizzando fibre naturali realizzate dall’agave, la cui coltivazione potrebbe rappresentare per la zona una nuova risorsa economica.
Il Drago di Vaia è diventato leggendario in pochi mesi. Luca Bindi spiega perché e perché emoziona i tanti turisti che arrivano nella piccola frazione di Magrè, a Lavarone. L’opera sei metri per sette è dello scultore veneto Marco Martalar che spiega a Bindi come è nata l’idea del drago e come lo ha realizzato da solo.
Con Luca Di Francescantonio ci si immerge nell’atmosfera del Festival di Sanremo tornata festosa, nel rispetto delle imponenti misure anti-Covid, col pubblico in sala e i fan assiepati dietro le transenne. Da qui la musica italiana conta di ripartire
Infine l’omaggio a Monica Vitti. In una intervista del 1995 a Ferruccio Gard (ex collega della Tgr Veneto, inviato oggi in pensione) fatta a Venezia, in occasione del Leone d’oro alla carriera, l’attrice racconta come recitare fosse sempre stato il suo sogno sin da bambina, come abbia sempre vissuto la recitazione come un gioco e come e quanto abbia sempre amato il suo lavoro.

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