Oggi in TV: Il ritorno di Simone Lamsma con l'Orchestra Rai. Sul podio Marc Albrecht
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Oggi in TV: Il ritorno di Simone Lamsma con l’Orchestra Rai. Sul podio Marc Albrecht

Oggi in TV: Il ritorno di Simone Lamsma con l'Orchestra Rai. Sul podio Marc Albrecht
Sul podio Marc Albrecht

Segna il ritorno della violinista olandese Simone Lamsma l’ultimo concerto della Stagione Sinfonica 2022 dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, in onda giovedì 26 maggio alle 20.30 in live streaming sul portale di Rai Cultura dall’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino e in diretta venerdì 27 maggio alle 20 su Radio 3. Il concerto sarà proposto anche in Tv l’8 settembre su Rai 5.
Apprezzata per il suo stile brillante e raffinato, Simone Lamsma è una delle personalità più influenti del mondo musicale: suona abitualmente con orchestre come quella del Concertgebouw di Amsterdam, con la Filarmonica di New York e la Chicago Symphony.
Per il suo ritorno con l’Orchestra Rai, a sette anni dal suo debutto, Lamsma propone il Concerto n. 1 in la minore per violino e orchestra op. 77 di Dmitrij Šostakóvič, composto nel 1948 ma che, data la sua scrittura decisamente contraria ai dettami stilistici del regime sovietico, fu eseguito per la prima volta solo nel 1955, dopo la morte di Stalin. L’opera è dedicata al celebre violinista David Ojstrach, che volle vedere nella parte violinistica scritta da Šostakóvič un ruolo shakespeariano.
Sul podio è impegnato il tedesco Marc Albrecht, ospite frequente dell’Orchestra Rai, che nel 2015 diresse il concerto di debutto di Lamsma con la compagine. Già Direttore principale dell’Opera Nazionale Olandese di Amsterdam e delle Orchestre Filarmoniche e da camera Olandesi, oltre che vincitore agli International Opera Awards 2019 come Miglior direttore, Albrecht è interprete riconosciuto del repertorio tardo romantico tedesco e austriaco – da Wagner a Zemlinsky, da Strauss a Korngold – ma la sua attività si estende anche alla musica contemporanea.
Chiude il concerto con la Sinfonia in re minore di César Franck, composta tra il 1886 e il 1888. Inizialmente accolta senza grande successo, diventò poi una delle opere più rappresentative del compositore e fu considerata cruciale per il rinnovamento della musica orchestrale francese che si stava definendo negli anni Ottanta del XIX secolo.

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