Oggi in TV: Il "faccia a faccia" tra Cesare Romiti e Giovanni Minoli Su Rai Storia (canale 54) - il lato umano di un grande manager Oggi in TV: Il "faccia a faccia" tra Cesare Romiti e Giovanni Minoli Su Rai Storia (canale 54) - il lato umano di un grande manager

Oggi in TV: Il “faccia a faccia” tra Cesare Romiti e Giovanni Minoli Su Rai Storia (canale 54) – il lato umano di un grande manager

Oggi in TV: Il "faccia a faccia" tra Cesare Romiti e Giovanni Minoli Su Rai Storia (canale 54) - il lato umano di un grande manager Oggi in TV: Il "faccia a faccia" tra Cesare Romiti e Giovanni Minoli  Su Rai Storia (canale 54) - il lato umano di un grande manager“Nel mio futuro vorrei essere molto più considerato per i miei aspetti umani, per il calore che ho dentro, per la voglia che ho di avvicinare gli altri, e non più per il successo, per quello che ho ottenuto”. E’ un Cesare Romiti che svela un lato umano inedito quello che risponde così – nel 1986 – all’ultima domanda di Giovanni Minoli in “Mixer” speciale “Faccia a Faccia”, il programma firmato dallo stesso Minoli e Aldo Bruno con la collaborazione di Giorgio Montefoschi per la regia di Sergio Spina. Una lunga intervista che Rai Cultura ripropone giovedì 20 agosto alle 17.00 su Rai Storia, venerdì 21 alle 19.20 e già questa sera alle 22.05 sempre su Rai Storia, per ricordare il grande manager recentemente scomparso.
Romiti, davanti a Minoli, riannoda i fili della sua storia professionale, e parla del suo carattere, del suo modo di intendere l’attività del manager, dei suoi rapporti con l’avvocato Agnelli, del ruolo della dirigenza nello sviluppo della Fiat e dell’acquisto della casa automobilistica Alfa Romeo, ma esprime anche un parere su personaggi come Bettino Craxi e Ciriaco De Mita e sull’ andamento della politica italiana.
Romiti analizza, poi, l’egemonia produttiva della Fiat e gli investimenti che andavano dall’editoria alla grande distribuzione, e racconta l’amicizia con il manager Mario Schimberni, le caratteristiche degli imprenditori Carlo De Benedetti e Raul Gardini, e l’operazione di esclusione dalla Fiat del presidente libico Gheddafi, che nel 1976 aveva acquistato il 10 per cento di azioni della casa automobilistica. E torna, infine, il lato umano del manager, quando si sofferma sulla propria fede religiosa e sul ruolo delle donne nella sua vita.

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