Oggi in tv “Henri Cartier-Bresson e il mondo delle immagini”
L’omaggio di Rai Cultura a vent’anni dalla morte
Henri Cartier-Bresson è una sagoma in controluce mentre parla a Romeo Martinez, direttore della rivista Camera dal 1954 al 1964 e storico della fotografia. In un continuo gioco tra l’apparire e lo scomparire, fino all’incredibile concedersi finale alla cinepresa, Cartier-Bresson – che si definisce un memorialista, più che un reporter – parla del ruolo della fotografia, della responsabilità di chi si occupa di immagini, di rispetto per il soggetto fotografato, di falsificazione e di pubblicità in quella che, sessant’anni fa, definiva – “un’epoca che violenta la natura e disintegra l’immagine”.
Emerge, così, il ritratto di un viaggiatore e di un incredibile narratore del mondo, tra gli anni ‘30 e gli anni ’60: la Cina nel 1948 all’arrivo di Mao Zedong e successivamente nel 1958, l’incontro con Gandhi, del quale fotograferà anche il funerale, e poi il Messico, Cuba, ma anche la provincia italiana del primo dopoguerra, con le sue celebri foto di Scanno.