Oggi in tv grande appuntamento con “Padre Dall’Oglio”
In un doc la storia del gesuita scomparso dal 2013
Paolo è un ragazzo borghese che vuole una vita alternativa al consumismo. Va ad assistere un’anziana indigente in un quartiere della periferia romana e, nel 1975, si fa gesuita. Durante gli esercizi spirituali sente di voler dedicare la sua vita all’amore e al dialogo con i Musulmani. E così inizia a studiare l’Arabo, prima a Beirut e poi a Damasco. Qui sente parlare di un monastero abbandonato nel deserto: Deir Mar Musa. Lo raggiunge e ne rimane folgorato. È̀ il 1982, Paolo ha 28 anni e fonda una comunità di ragazzi e ragazze che vivono nel deserto dedicando la loro vita alla preghiera, al lavoro manuale e all’accoglienza, visitata ogni anno da 50 mila persone, tra fedeli, curiosi e turisti. Il monastero viene restaurato con fondi italiani e siriani e, dopo anni, la Regola della Comunità di Mar Musa viene approvata. Nel 2011 scoppia la guerra civile, con migliaia di siriani torturati e uccisi. Paolo si schiera dalla parte dei rivoluzionari e il governo lo espelle dalla Siria. Riesce a rientrare clandestinamente il 29 luglio 2013 a Raqqa per promuovere il dialogo nel Paese lacerato dalla guerra civile e viene sequestrato da un gruppo legato ad Al-Qaeda. Da allora non si hanno sue notizie.