Oggi in tv grande appuntamento con "L'enigma Savinio"
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Oggi in tv grande appuntamento con “L’enigma Savinio”

Un artista “dilettante”

Oggi in tv grande appuntamento con "L'enigma Savinio"
Due fratelli nell’arte, tra immagini enigmatiche, sospese, metafisiche: Alberto Savinio e Giorgio De Chirico. Due personaggi protagonisti del documentario prodotto da Rai Cultura “Enigma Savinio” di Giuseppe Sansonna, in onda martedì 18 febbraio alle 19.25 su Rai 5.
La vita di Alberto Savinio si snoda, tra Otto e Novecento, tra i centri culturali più importanti d’Europa. Alla ricerca perenne di un ambiente consono alle sue aspirazioni artistiche, il fratello altrettanto talentuoso di Giorgio De Chirico si sposta inquieto tra le città e le nazioni. La Grecia della nascita e della prima infanzia, avvolta nel mito e nell’epica, la Germania dell’apprendistato musicale, la Parigi delle avanguardie, convivono in lui con un’Italia mediterranea, patria ritrovata solo in parte. Nel regime fascista, Savinio risulta, infatti, un corpo estraneo, poco utilizzabile ai fini del consenso.  Nel suo cosmo non ci sono eroi tutti d’un pezzo, ma solo miti da rivisitare e destrutturare, con la leggerezza acuta e ironica della sua penna e del suo pennello.
Si contrappone anche all’idealismo, e allo specialismo del suo tempo. Si sente un dilettante, ma non nel senso comune del termine, piuttosto per l’inesauribile diletto del creare, del misurarsi con pratiche diverse. E questo è, forse, il tratto più incisivo della sua contemporaneità.
Il documentario è arricchito dagli interventi di Ester Coen, storica dell’arte; Lucia Poli, attrice; Ruggero Savinio De Chirico, artista; Marco Scolastra, musicista; Alessandro Tinterri, storico dello spettacolo; e dalle letture di Elio Turno Arthemalle.
La sua arte si caratterizza per alcune tendenze particolari: il gusto del fantastico, dell’ignoto e della compenetrazione uomo-animale; lo smascheramento degli autoinganni e delle certezze borghesi; la tendenza alla parodia (specie di soggetti mitologici), all’ironia e al citazionismo. Queste ultime componenti lo differenziano in maniera decisiva dalle tonalità più radicali dell’avanguardia di primo Novecento.
Un grande appuntamento assolutamente da non perdere.

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