Oggi in tv grande appuntamento con "Incontri"
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Oggi in tv grande appuntamento con “Incontri”

Omaggio a Guido Piovene

Oggi in tv grande appuntamento con "Incontri"
A 50 anni dalla scomparsa del giornalista e scrittore Guido Piovene, avvenuta il 12 novembre 1974, Rai Cultura ripropone, martedì 12 novembre alle 11.30 e in replica alle 17.50, uno degli “Incontri” di Carlo Mazzarella. L’incontro avviene nella casa milanese di Piovene che racconta la sua attività professionale divisa fra giornalismo e letteratura, parla dei suoi viaggi nel mondo e dei suoi prossimi impegni. Tra le sue opere, “Lettere di una novizia”, “La gazzetta nera”.

Piovène, figlio unico di Francesco e Stefania di Valmarana, con una tesi su Vico conseguì la laurea in filosofia alla Statale di Milano, dove conobbe tra gli altri il filosofo Eugenio Colorni. Giovane fascista, si avviò senza indugi alla carriera giornalistica, incominciando dal Convegno e dalle prestigiose riviste fiorentine Pegaso e Pan, dirette da Ugo Ojetti, coprendo il ruolo di inviato fin dalla sua prima assunzione per il quotidiano L’Ambrosiano, dalla Germania. Passò successivamente al Corriere della Sera, dove lavorò da corrispondente estero a Londra e Parigi, curando anche in diverse occasioni la critica cinematografica del quotidiano, per il quale partecipò come inviato alla Mostra del cinema di Venezia.

Presso la testata lombarda conobbe Dino Buzzati, Orio Vergani e Indro Montanelli. Fece scalpore al tempo la recensione entusiastica che il giornalista, noto osservatore del mondo comunista, scrisse per il libello antisemita Contra judaeos di Telesio Interlandi: questo fatto gli costò l’amicizia con Colorni. Rinfacciategli nel dopoguerra, Piovene abiurò le precedenti posizioni razziste nel suo mémoire La coda di paglia.

Collaborò più avanti con Solaria, Pan, Tempo, La Stampa, con la quale proseguì la sua attività di inviato dapprima negli Stati Uniti d’America e successivamente a Mosca.

Nel 1931 pubblicò i suoi primi racconti ne La vedova allegra, stampato dai fratelli Buratti. Ci vollero dieci anni perché Piovene desse alle stampe la sua seconda opera, Lettere di una novizia.

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