| 

Oggi in tv grande appuntamento con Iconologie quotidiane

Filippino Lippi

Oggi in tv grande appuntamento con Iconologie quotidiane

Nella Cappella Carafa della Basilica di Santa Maria sopra Minerva è conservato un ciclo di dipinti di Filippino Lippi, databile tra il 1489 e il 1493, considerato una delle più significative testimonianze della pittura rinascimentale del tardo Quattrocento a Roma. Ne parla Rodolfo Papa a “Iconologie quotidiane” in onda giovedì 13 giugno alle 20.00 in prima visione su Rai Storia. Le opere raffigurate contengono scene della vita di San Tommaso d’Aquino. La chiesa di Santa Maria sopra Minerva era amministrata dai domenicani, ordine a cui apparteneva il cardinale Carafa, che, su suggerimento di Lorenzo il Magnifico, affidò la decorazione della cappella al giovane, ma già celebre, Filippino Lippi.

Riprese lo stile lineare del suo maestro Sandro Botticelli, ma lo usò per creare opere in cui risaltasse il carattere irreale della scena con figure allungate e scene ricche di dettagli fantasiosi. Dopo un viaggio a Roma compiuto tra il 1488 e il 1492, dove studiò sia i monumenti antichi sia gli affreschi di Melozzo da Forlì e di Pinturicchio, riportò a Firenze il gusto per la decorazione a grottesche, che nei suoi dipinti divenne decorazione “animata”, misteriosa, fantastica e inquietante, legandosi al clima di crisi politica e culturale della Firenze di Girolamo Savonarola.

La pittura di Filippino è tra le più rappresentative dell’evoluzione a Firenze avvenuta alla fine del XV secolo: dall’età dell’equilibrio e della purezza lineare l’arte venne traghettata all’esasperazione espressiva e alle tensioni appassionate, che sfociarono poi nel manierismo. Fu uno dei primi pittori in assoluto a usare, sebbene relegata a dettagli secondari, una pennellata visibile e pastosa, “impressionistica”. Il suo esempio venne ripreso e sviluppato da alcuni artisti fiorentini come Rosso Fiorentino, ed è possibile tracciare una linea ideale che lega lo sviluppo di questa tecnica, attraverso Parmigianino, il tardo Tiziano, Rubens, Rembrandt, Fragonard, fino ad arrivare agli impressionisti.

Appuntamento assolutamente imperdibile.

Autore

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *