Oggi in tv Giovanni Sartori, scienziato della politica
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Oggi in tv Giovanni Sartori, scienziato della politica

Il ricordo a 100 anni dalla nascita

Oggi in tv Giovanni Sartori, scienziato della politica

A 100 anni dalla nascita (13 maggio 1924), Rai Cultura dedica uno speciale a Giovanni Sartori, padre della scienza politica in Italia, tra i massimi politologi internazionali. “Giovanni Sartori, scienziato della politica” – in onda in prima visione lunedì 13 maggio alle 19.30 su Rai Storia – è un omaggio all’illustre professore, tra lezioni di democrazia e riflessioni, non prive a volte di ironia e sarcasmo.

Molto importante è la sua teoria riguardante la classificazione dei sistemi partitici. Tale classificazione si basa sulla differenza tra il formato del sistema partitico e la meccanica funzionale. Non sempre a un dato formato partitico corrisponde l’equivalente meccanica. Quest’ultima può essere dei seguenti tipi:

Non democratici
  • Sistema a partito unico: un sistema in cui non vi sono opposizioni legali (Germania nazista, Unione Sovietica, Italia fascista).
  • Sistema a partito egemone: un sistema in cui, in un contesto non competitivo, vi sono altre formazioni politiche che contribuiscono all’elaborazione della linea di governo pur non avendo la possibilità di gestire direttamente il potere (Polonia comunista, Messico durante l’egemonia del Partito rivoluzionario istituzionale).
Democratici
  • Sistema a partito predominante: un partito conquista in diverse legislature consecutive una maggioranza assoluta di seggi, senza che vi siano vincoli strutturali che impediscano l’alternanza.
  • Pluralismo semplice / bipartitismo: due partiti si alternano al potere. La competizione tende a essere centripeta, ove si presume che vi sia il maggior numero di elettori fluttuanti.
  • Pluralismo moderato / multipartitismo limitato: il numero dei partiti rilevanti non deve essere superiore a cinque. Due coalizioni si alternano al potere.
  • Pluralismo polarizzato / multipartitismo estremo: numero di partiti superiore a cinque. un centro stabilmente al governo e una doppia opposizione – destra e sinistra – presenza di partiti con caratteri antisistemici. Tendenza centrifuga.
  • Multipartitismo segmentato: numero di partiti superiore a cinque, ma con un basso livello di polarizzazione ideologica.
  • Atomizzazione: numerosi partiti con poche preferenze.

 

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