Oggi in tv Giovani e alcol, a "Genitori, che fare?"
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Oggi in tv Giovani e alcol, a “Genitori, che fare?”

I numeri del binge drinking, un fenomeno in preoccupante aumento

Oggi in tv Giovani e alcol, a "Genitori, che fare?"
Nuovo appuntamento, venerdì 6 dicembre alle 15.20 su Rai 3, con “Genitori, che fare?”, il programma condotto da Gianni Ippoliti. La terza puntata affronterà un tema di grande rilevanza e preoccupazione per le famiglie: la dipendenza giovanile da alcol. L’abuso tra i giovani è infatti in costante aumento, come il fenomeno del “binge drinking”. Il programma approfondirà questo argomento e le problematiche correlate, con l’intervento di esperti in materia: la dottoressa Francesca Valentini, psicologa e psicoterapeuta della Comunità Incontro; il dottor Mauro Ceccanti, presidente di SITAC-ODV (Società Italiana per il Trattamento dell’Alcolismo e delle sue Complicanze); il professor Giulio Maira, neurochirurgo e Presidente della Fondazione Atena; la dottoressa Rosaria Orteca, dirigente Medico presso l’Ambulatorio di Alcologia dell’ASL Napoli 2 Nord. Non mancheranno poi testimonianze dirette e momenti di confronto tra i genitori e i ragazzi presenti in studio.
Tra i 12 e i 25 anni, nel cervello avvengono le modificazioni anatomiche e funzionali che favoriscono la maturazione emotiva, cognitiva e comportamentale dell’individuo. Allo stesso tempo, però, per l’adolescente l’attrazione per la tempesta di piacere scatenata da esperienze nuove, come quella di bere alcolici, supera la valutazione dei rischi.

Quali sono le dimensioni del problema, perché è importante riconoscerlo sul nascere e come intervenire per affrontarlo?

Mentre l’individuo adulto può comprendere meglio i messaggi che propongono stili di vita e di consumo sani e responsabili, gli slogan spesso utilizzati per la sensibilizzazione al problema dell’alcol sono meno efficaci sul target adolescenziale e giovanile. Il famoso ‘bevi responsabilmente’, per esempio, ha una scarsa rilevanza comunicativa, soprattutto se rivolto a una fascia di età in cui si è più vulnerabili all’emulazione di stili di vita e non sono ancora mature le strutture e le connessioni neurali che sottendono il senso di responsabilità.

Un appuntamento assolutamente da non perdere.

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