Oggi in TV: “Domenica con” Pierpaolo Pasolini. Un ritratto di immagini e parole
L’universo di Pierpaolo Pasolini, tra cinema, tv, letteratura, impegno sociale: lo ripercorre, nel centenario della nascita, il palinsesto della “Domenica con” lo spazio curato da Enrico Salvatori e Giovanni Paolo Fontana, in onda domenica 27 febbraio dalle 14 alle 24 su Rai Storia. Dieci ore per riascoltare e rivedere le immagini, le interviste e i documentari tratti delle Teche Rai che hanno visto Pasolini protagonista, ma anche per “incontrare” chi ne conserva memoria, come Flavia Leonarduzzi e Angelo Battel, presidente e membro del Centro Studi Pier Paolo Pasolini Casarsa, il critico letterario e docente Marco Antonio Bazzocchi, Roberto Chiesi, critico cinematografico e responsabile del Centro Studi – Archivio Pasolini della Cineteca di Bologna, e il professor Luciano De Fiore, storico della filosofia.
Un viaggio che comincia con III B Facciamo l’appello: il 29 maggio 1971, nello studio dell’Antoniano di Bologna, Enzo Biagi incontra Pasolini, tra i suoi compagni di liceo. Ne scaturisce un’intervista intima che però viene bloccata per un processo in corso. Sarà trasmessa il giorno successivo la sua morte, il 3 novembre 1975. Nel pomeriggio, inoltre, il documentario di Nico Naldini “In un futuro aprile” che racconta il periodo vissuto da Pasolini in Friuli, gli interventi televisivi di Pasolini su letteratura e ambiente letterario, dal 1959 al 1975, e “Un’ora con Ezra Pound”, registrato nel 1967 per la serie “Incontri”, che mostra l’incontro tra Pasolini e Pound.
Dalla letteratura al cinema, con le dichiarazioni di Pasolini e quelle degli interpreti dei suoi film, dal 1962 al 1968 e il film “Appunti per un film sull’India”, trasmesso nel luglio 1968 e proiettato alla 29° Mostra del Cinema di Venezia. E ancora, il film del 1971 Le mura di Sana’a (che Pasolini gira nello Yemen in una pausa delle riprese di un episodio del “Decameron”) e il documentario della serie “Io e”, di Paolo Brunatto, in cui Pasolini commenta gli sfregi dell’edilizia moderna sugli antichi paesaggi laziali.
Nel preserale, gli spezzoni dei telegiornali che il 2 novembre 1975 annunciano la morte dell’intellettuale, e il programma “Controcampo: Pasolini, la provocazione”, curato da Giuseppe Giacovazzo e registrato il giorno seguente i funerali. Nello studio televisivo si ritrovano a parlare del poeta e regista gli scrittori Alberto Moravia e Paolo Volponi. In prima serata, il doc “Pasolini, il santo infame”, si sofferma sul tormentato rapporto del poeta con la giustizia italiana, mentre il rapporto di Pasolini con il “sacro” è raccontato attraverso una serie di interviste televisive trasmesse tra il 1968 e il 1974.
In chiusura, “Settimo giorno” del 1974, con l’intervista del critico Francesco Savio a Pasolini in occasione dell’uscita de “Il fiore delle mille e una notte”; e “Restauro – Il sogno di una cosa”, documentario di Francesco Bartolini del 1976 realizzato a Casarsa Della Delizia, paese natale della madre di Pasolini, e dove il ventenne Pier Paolo visse insieme alla famiglia dal ’43 al ’49.