Oggi in TV: Corea 1950. La battaglia di Chosin – Su Rai Storia (canale 54) l’attacco cinese
La Guerra di Corea (1950-53) ha segnato l’affermazione della Cina comunista tra le grandi potenze mondiali e contribuito a creare gli equilibri geopolitici in Estremo Oriente, con cui confrontarsi ancora oggi. La battaglia del bacino di Chosin (27 novembre – 11 dicembre 1950) – raccontata dal documentario in due parti in onda in prima visione venerdì 12 e venerdì 19 febbraio alle 21.10 su Rai Storia – fu uno dei momenti decisivi del conflitto, oltre che il più violento scontro tra truppe cinesi e statunitensi della storia. A introdurre e contestualizzare l’argomento, lo storico militare Gastone Breccia.
Tra il 1950 e il 1953 la Corea fu teatro di una guerra durissima, che provocò oltre due milioni di morti e la distruzione di buona parte del paese. Causa del conflitto fu la divisione della penisola lungo il 38mo parallelo, decisa nel 1945 quando sovietici e statunitensi posero fine all’occupazione giapponese. Dal 1948 nel sud iniziò una cruenta guerra civile tra comunisti e nazionalisti; dopo la sconfitta dell’insurrezione, l’esercito comunista passò il confine il 25 giugno 1950, contando sulla debolezza militare dell’avversario. Due giorni dopo le Nazioni Unite autorizzarono però l’intervento di una forza multinazionale per ripristinare lo status quo. Gli statunitensi fornirono il grosso delle truppe combattenti e riuscirono in extremis a fermare l’avanzata nordcoreana. Il 15 settembre 1950 il generale Douglas MacArthur, a capo delle forze dell’Onu, lanciò un fulmineo contrattacco anfibio che portò alla liberazione di Seoul e alla cacciata dei nordcoreani da tutto il sud.