Oggi in TV: Blob Mundial: la televisione non fu più la stessa. Di Alberto Piccinini e Daniel Franchina
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Oggi in TV: Blob Mundial: la televisione non fu più la stessa. Di Alberto Piccinini e Daniel Franchina

Oggi in TV: Blob Mundial: la televisione non fu più la stessa. Di Alberto Piccinini e Daniel Franchina
Di Alberto Piccinini e Daniel Franchina

Quarant’anni fa esatti, dal 13 giugno all’11 luglio 1982, i campionati del mondo di calcio cambiarono per sempre la televisione italiana. Trasmessi dalla Rai, iniziarono nell’ultima settimana di programmazione regolare tra lo scetticismo di tutti gli esperti sulle prospettive della nostra nazionale. Il passaggio del turno con il Camerun sembrò una pietosa sceneggiata, raccontata con toni al limite del razzismo. Dopo la vittoria con l’Argentina e il Brasile il mundial diventò l’unico vero programma in onda, autorizzato a rimanerci durante il lungo sciopero dei giornalisti che paralizzò i tg (alle prese con il caso Calvi, la guerra in Libano e nelle Falkland, il processo alle Br).
La ricostruzione blobbistica di quei 25 giorni, le scorribande nell’archivio secondo lo stile di “vent’anni prima” raccontano, sabato 9 luglio alle 20 su Rai 3, il momento in cui nacquero i nostri anni ’80 e la loro mitologia: dagli editoriali inviperiti di Biscardi fino alla partita a carte di Pertini e Bearzot sull’aereo di ritorno da Madrid (di cui va in onda il montaggio più lungo disponibile). Un’estate vissuta dalla Rai tra programmi di servizio, rubriche, canzonette e repliche. Ultima vacanza prima del mondo nuovo che si affacciava sul telecomando, a colori. “Cerco un centro di gravità permanente” cantava Battiato nella canzone prima in classifica quell’estate. “Prendimi per mano – gli faceva eco la ragazzina Phoebe Cates – e portami in paradiso”.

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