Oggi in tv arriva “Rembrandt, il capolavoro ritrovato”
Un provvidenziale colpo di vento
Roma, sede della Fondazione Teerlink, che si occupa di promuovere le opere Abraham Alessandro Teerlink, un pittore, collezionista e letterato olandese attivo a Roma nella prima metà dell’800. Vicino alla finestra, su un cavalletto, è appoggiata un’opera, una natività, bellissima ma annerita dal tempo. Per un colpo di vento l’opera cade. Il proprietario, Alessandro Caucci Molara, affezionato al quadro, decide che la tela merita di essere salvata. Dalla relazione di restauro emergeranno elementi incredibili. Una storia raccontata dal documentario di Talarico, prodotto da Fad e Lilium Distribution, in collaborazione con Rai Cultura, “Rembrandt, il capolavoro ritrovato”, in onda giovedì 13 giugno 19.2 Rai 5 per “Art Night”.
Quella che viene scoperta su quella tela è una magnifica opera, “L’adorazione dei Magi” di Rembrandt, per secoli ritenuta persa, e il documentario vuole essere un omaggio al grande maestro, protagonista assoluto del secolo d’oro dell’arte olandese, e un tributo a Roma, ancora volta capitale internazionale della cultura.
“Art Night” è un programma di Silvia De Felice e di Emanuela Avallone, Massimo Favia, Alessandro Rossi, con la regia di Andrea Montemaggiori.
La storia dell’incredibile ritrovamento, avvenuto a Roma, della magnifica opera L’adorazione dei magi per secoli ritenuta perduta. Una ricostruzione affascinante, un viaggio appassionante attraverso l’arte e la bellezza i cui risultati lasciano senza fiato. Un mistero a lieto fine che ancora una volta fa emergere uno dei tanti tesori nascosti della città eterna.
Il ritrovamento del dipinto era stato annunciato durante il simposio Rembrandt: individuare il prototipo, vedere l’invisibile.
«Con questo film – afferma Guido Talarico – ho avuto la possibilità di raccontare due entità enormi, Rembrandt e Roma, la cui eternità emerge ancora una volta attraverso la cultura. Una storia intrigante, un mistero a lieto fine che aiuta a soffermarsi sulla grandezza dei protagonisti e a scoprire l’importanza della diplomazia culturale».