Oggi in tv arriva "Rebus" tra Trump e le poesie a memoria
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Oggi in tv arriva “Rebus” tra Trump e le poesie a memoria

E uno speciale dedicato al Giorno del Ricordo

Oggi in tv arriva "Rebus" tra Trump e le poesie a memoria
Il ritorno delle poesie a memoria, lo studio della Bibbia e il latino facoltativo in seconda media: come cambieranno i programmi scolastici? E come influiranno su una generazione da più parti ritenuta fragile? Giorgio Zanchini e Giancarlo De Cataldo ne discuteranno con la scrittrice Viola Ardone e con Loredana Perla, ordinario di Pedagogia all’Università di Bari e coordinatrice della commissione ministeriale che ha rivisto i programmi di studio della scuola, nella puntata di “Rebus” in onda domenica 9 febbraio alle 16.15 su Rai 3.
Quindi, con il filosofo Massimo Cacciari si parlerà dei cambiamenti che la nuova presidenza Trump porta nel contesto internazionale e del ruolo che hanno le religioni in questo momento storico delicato.
Nel corso della puntata, poi, anche una parte speciale dedicata ai massacri delle Foibe in occasione del Giorno del Ricordo.

«1. La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
2. Nella giornata […] sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi, negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero.»

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