Oggi in tv arriva "Rebus", lo scenario globale di Trump
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Oggi in tv arriva “Rebus”, lo scenario globale di Trump

In sommario anche la conquista di altri pianeti

Oggi in tv arriva "Rebus", lo scenario globale di Trump
Dalla tregua a Gaza agli sviluppi della guerra in Ucraina, come sta cambiando lo scenario globale con l’arrivo di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti? A “Rebus”, in onda domenica 2 febbraio alle 16.15 su Rai 3, Giorgio Zanchini, in compagnia dello scrittore Giancarlo De Cataldo, ne parlerà con il direttore de “Il Fatto Quotidiano” Marco Travaglio e con lo storico e giornalista Paolo Mieli.
Il futuro, lo spazio, la conquista di altri pianeti saranno poi al centro della discussione con la scienziata Amalia Ercoli Finzi.
Superata la fatidica soglia dei 270 grandi elettori, necessari a vincere le elezioni, Donald Trump sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti. La rielezione del tycoon, che torna alla Casa Bianca dopo quattro anni e ha già dichiarato una “vittoria magnifica”, avrà profonde ricadute sulla politica estera degli Stati Uniti. Se il suo primo mandato si era già rivelato uno stress test per le relazioni con l’Europa, il secondo arriva in una fase storica ancora più tesa, alla luce della guerra in Ucraina e delle tensioni interne alla NATO. Non mancheranno, però, elementi di continuità sia con la precedente amministrazione guidata da Trump che con la presidenza democratica di Biden. In Medio Oriente, teatro di fatto di una guerra, Trump cercherà di chiudere l’escalation in corso e rilanciare la cornice degli Accordi di Abramo, mentre in Asia la strategia resterà improntata al contenimento della Cina e al rafforzamento dei legami con gli alleati nella regione. Sul fronte commerciale, si prospettano nuove frizioni con Pechino e l’UE, con un possibile ritorno a politiche protezionistiche fatte di dazi e tariffe. Come influiranno queste ultime sul rapporto con l’UE? E quali saranno le conseguenze della strategia di contenimento della Cina? Trump rilancerà gli Accordi di Abramo senza alimentare tensioni in Medio Oriente?

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