Oggi in tv arriva Musica da camera con vista
“Il dialogo” e “L’Italia”
Il musicologo Giovanni Bietti presenta celebri pagine del repertorio per quartetto d’archi, nella cornice di prestigiose residenze storiche. In “Musica da camera con vista”, in onda mercoledì 24 gennaio alle 17.15 su Rai 5. Nella prima puntata – “Il dialogo” – il Quartetto Lyskamm interpreta musiche di Haydn e Bártok nel Castello di Bianello, in provincia di Reggio Emilia. A seguire, nella puntata “L’Italia”, il Quartetto Guadagnini interpreta musiche di Puccini e Wolf nel Palazzo Spalletti Trivelli di Reggio Emilia.
La musica da camera è un filone tradizionale della musica classica, nel quale rientrano composizioni in cui il ruolo del singolo strumento è sempre individuale. Mentre nella musica orchestrale sono previsti in genere gruppi di esecutori per ogni timbro strumentale (ad esempio 15 primi violini, 10 violoncelli, ecc.), in quella da camera, in genere, due diversi strumenti procedono all’unisono solo episodicamente.
Le composizioni da camera sono scritte di solito per un ristretto numero di esecutori (strumentali e vocali); lo stesso nome deriva proprio da questa circostanza. Rientra così nel filone cameristico tutta la letteratura per uno strumento solista.
Durante il Medioevo e il primo Rinascimento, gli strumenti venivano usati principalmente come accompagnamento per i cantanti. I suonatori di archi suonavano insieme alla linea melodica del cantante. C’erano anche ensemble puramente strumentali, spesso di archi precursori della famiglia dei violini, chiamati consort.
Alcuni analisti ritengono che l’origine degli insiemi strumentali classici siano state la sonata da camera e la sonata da chiesa. Si trattava di composizioni scritte per gruppi da uno a cinque o più strumenti. La sonata da camera era un insieme di movimenti lenti e veloci, intervallati da melodie da ballo; la sonata da chiesa aveva la stessa struttura, ma i balli venivano messi. Queste forme si sono gradualmente sviluppate nel trio sonata del Barocco, due strumenti acuti e uno basso.
Imperdibile.