Oggi in tv arriva “Italiani”: Carlo Fruttero
Un ritratto a tredici anni dalla scomparsa
Appassionati lettori e traduttori curiosi, Fruttero e Lucentini, nel 1961, curano per Einaudi “Il secondo libro della fantascienza. Le meraviglie del possibile”, un’antologia di racconti di diversi autori. Sono anni in cui la fantascienza viene considerata letteratura di serie B, ma Fruttero e Lucentini ci credono fortemente. E, nello stesso anno, Carlo Fruttero riceve la proposta da un editore “commerciale” come Mondadori di dirigere la collana di fantascienza “Urania”, nata nel 1952. Accetta e nel 1964 lo raggiungerà anche Lucentini, con il quale cureranno Urania fino al 1986, trasformando la fantascienza in un genere di intrattenimento “alto”. Nel 1972, intanto, la “ditta F&L” pubblica con Mondadori il primo romanzo inedito: “La donna della domenica”. Ambientato nella Torino di Fruttero, il romanzo rimane il capostipite del giallo italiano e nel 1975 Luigi Comencini lo trasforma in un film con Marcello Mastroianni, Jacqueline Bisset, Jean-Loius Tritignant. Seguono altri successi: “Il significato dell’esistenza” del 1975, “A che punto è la notte” del 1979, La prevalenza del cretino del 1985, “Enigma in luogo di mare” del 1991. Nel 1994 la “ditta F&L” approda alla Rai con L’arte di non leggere, in cui i due trasferiscono nel mezzo televisivo la leggerezza e l’ironia che hanno caratterizzato la loro opera. Il 5 agosto 2002, Lucentini si toglie la vita.