Oggi in tv arriva "Il palazzo dei destini incrociati"
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Oggi in tv arriva “Il palazzo dei destini incrociati”

Alla corte dei Montefeltro

Oggi in tv arriva "Il palazzo dei destini incrociati"

Il Palazzo Ducale di Urbino, la meraviglia architettonica descritta da Baldassarre Castiglione come la “città a forma di palazzo” che svetta sulle colline marchigiane: lo racconta il documentario “Il palazzo dei destini incrociati”, in onda martedì 3 dicembre alle 19.20 su Rai 5. È qui che Federico da Montefeltro richiama i più grandi artisti, architetti, intellettuali del Quattrocento e il documentario racconta storia, atmosfere e segreti del Palazzo dove una corte all’avanguardia intreccia la matematica con la prospettiva, l’architettura con l’astronomia, l’arte con la filosofia. Colossi del pensiero che hanno trasformato Urbino in una delle capitali del Rinascimento.

Oggi sede della Galleria Nazionale delle Marche, il Palazzo Ducale ospita preziose opere come la “Città Ideale”, probabilmente l’immagine-simbolo per eccellenza del Rinascimento italiano. Protagonisti anche gli ambienti principali come il Cortile, l’Appartamento della Jole o la Cappella del Perdono, ma anche i luoghi meno accessibili e misteriosi che mostrano un edificio progettato su precisi criteri filosofici, scientifici, razionali nella sua complessità. Un viaggio visivo alla scoperta della grandiosa visione di Federico da Montefeltro, la “luce dell’Italia”.

Derivante dal latino Mons Feretri, che alcuni studiosi fanno derivare da un tempio dedicato a Giove Feretrio, già Procopio di Cesarea nella cronaca della Guerra Gotica del VI secolo indica l’abitato di San Leo come castrum Monteferetron, che a partire dal IX-X secolo acquisisce il nome dall’eremita Leo (proclamato poi santo), compagno dalmata di (san) Marino, mentre il toponimo rimane alla diocesi di Montefeltro (sec. IX), da allora utilizzato per indicare tutto il territorio sotto la giurisdizione del vescovo.

Il nome ‘Feretro’ sarà poi ‘disgramato’ in ‘Feltro’, ma ciò avverrà solo in tempi moderni, in quanto nel 1477 il conte Federico da Montefeltro ancora si firmava Federicus Dux Urbini, Montisferetri ac Durantis Comes etc. Regius Capitaneus generalis, ac S. R. Ecclesiae Confalonerius.

Appuntamento assolutamente imperdibile.

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