Oggi in tv arriva con "La guerra al tavolo della pace"
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Oggi in tv arriva con “La guerra al tavolo della pace”

La conferenza di Teheran

Oggi in tv arriva con "La guerra al tavolo della pace"
Nel giorno dell’anniversario dell’inizio della conferenza di Teheran, Rai Cultura ripropone la seconda puntata della produzione Rai del 1975 dedicata alle conferenze di pace durante la Seconda guerra mondiale, con l’utilizzo di repertorio alternato a ricostruzione sceneggiata dei fatti. È “La guerra al tavolo della pace – La conferenza di Teheran”, in onda mercoledì 28 novembre alle 18.15 su Rai Storia. Il programma – firmato da Massimo Sani e Paolo Gazzara, con la consulenza storica di Giuseppe Talamo – vede la partecipazione di attori come attori Giorgio Favretto, Renzo Montagnani, Gianni Bonagura, Virginio Gazzolo, Warner Bentivegna.
Durante la conferenza di Teheran, Iran, che si tenne da 28 novembre al 1 dicembre 1943, i tre capi degli stati alleati nella guerra contro il nazismo, Josef Stalin, per l’Unione Sovietica, Franklin Roosevelt, per gli Stati Uniti d’America, Winston Churchill per la Gran Bretagna pianificarono dal punto di vista militare lo sbarco in Normandia, previsto per il 1° maggio 1944, con l’apertura di un fronte in occidente, aiuti per i partigiani organizzati da Josip Broz Tito in Jugoslavia, l’entrata in guerra dell’Unione Sovietica contro il Giappone dopo la sconfitta della Germania e sul piano politico si affrontò la futura sistemazione territoriale della Polonia e della Germania, con il consenso allo slittamento dei confini orientali e occidentali sovietici e si discussero le proposte americane sulla struttura da dare alla futura organizzazione delle Nazioni Unite.
In tale conferenza, caratterizzata da una sostanziale concordanza di idee e progetti tra Stalin e Roosevelt, i Tre Grandi si accordarono sull’appoggio ai partigiani di Tito in Jugoslavia, sulla data e sulle modalità esecutive dell’operazione Overlord (sbarco in Normandia), sulla necessità di dividere, dopo la guerra, il territorio della Germania in più stati per prevenire il riformarsi della sua potenza militare. Vennero presi accordi per l’invasione da sud della Francia e si delinearono i confini della Polonia

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