Oggi in tv appuntamento con "Una giornata particolare"
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Oggi in tv appuntamento con “Una giornata particolare”

Dacia Maraini. La violenza

Oggi in tv appuntamento con "Una giornata particolare"

Le diverse declinazioni della violenza conto le donne e non solo: da quelle più subdole a quelle più esplicite. Dacia Maraini – protagonista di “Una giornata particolare”, sabato 25 novembre alle 17.45 su Rai Storia – va alla scoperta di documenti sulla condizione della donna, soggetto vessato per antonomasia, Documenti sulle mutilazioni dei genitali femminili, sui femminicidi, sui matrimoni precoci e riparatori, ma anche storie di donne coraggio, ribellatesi alla mafia o alla propria condizione di subordinazione e poi barbaramente uccise. Una violenza che, però, non risparmia nessuno e che non colpisce solo le donne, ma riguarda anche uomini, grandi e piccoli, potenti, gente comune e volti noti. Una carrellata di storie e di violenza: dall’omicidio di Pier Paolo Pasolini, ai bambini thailandesi che vivono in situazioni di estrema povertà e costretti a prostituirsi, così come le centinaia di migranti ridotti in schiavitù e a cui sono negati i più basilari diritti umani.

Maraini trascorse l’infanzia in Giappone. A seguito della caduta del fascismo la famiglia venne internata in un campo di concentramento dalle autorità giapponesi.

Soltanto nel 1945 la famiglia riuscì a rientrare in Italia, stabilendosi dapprima in Sicilia, ed in seguito a Roma. Dopodiché il padre Fosco, da solo, volle tornarsene a Firenze. Questi anni sono raccontati dalla stessa Maraini nel suo romanzo Bagheria:

«Conoscevo troppo bene le arroganze e le crudeltà della Mafia  […] Io non ne volevo sapere di loro. Mi erano estranei, sconosciuti. Li avevo ripudiati per sempre già da quando avevo nove anni ed ero tornata dal Giappone affamata, poverissima, con la cugina morte ancora acquattata nel fondo degli occhi. […] E invece eccoli lì, mi sono cascati addosso tutti, con un rumore di vecchie ossa, nel momento in cui decisi, dopo anni e anni di rinvii e di rifiuti, di parlare della Sicilia.»

(Dacia Maraini, Bagheria)

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