Oggi in tv appuntamento con Omaggio a Gino Cervi
Il ricordo di Rai Cultura a cinquant’anni dalla scomparsa
Gino Cervi nasce a Bologna il 3 maggio 1901, nella terra che lo consacrerà “duro comunista fatto tutto d’un pezzo” nell’indimenticabile duetto con Fernandel in Peppone e Don Camillo.
Figlio di un critico teatrale, dichiara di non aver mai veramente scelto la carriera dell’attore: è stata una conseguenza naturale, un destino che lo ha sopraffatto. Di fatto, primeggia in tutti i generi dello spettacolo: dal teatro al cinema, dalla radio alla televisione.
Dopo l’esordio ufficiale nel 1924 accanto ad Alda Borelli ne La vergine folle di Henri Diamant Berger, nel 1925 viene chiamato come primo attore giovane da Luigi Pirandello nella compagnia del Teatro d’Arte di Roma, accanto ai primi attori Marta Abba, Lamberto Picasso e Ruggero Ruggeri, interpretando successi come Sei personaggi in cerca di autore (nella parte del figlio). Negli anni successivi fa parte delle più note compagnie teatrali italiane interpretando le commedie di Goldoni, Sofocle, Dostoievsky e soprattutto i drammi di Shakespeare.
Molto successo ebbe il suo Otello, tanto che gli chiesero di doppiare l’attore Laurence Olivier, protagonista (oltre che regista) nel 1948 del film Amleto. Al cinema debutta nel 1934 con Frontiere, diretto da Cesare Meano, ma a dargli fama sarà il regista Alessandro Blasetti, rendendolo protagonista di una fortunata serie di film storici, da Ettore Fieramosca (1938) a Un’avventura di Salvator Rosa (1939) fino al mitico La corona di ferro (1941).