Oggi in tv appuntamento con "Non solo Assisi"
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Oggi in tv appuntamento con “Non solo Assisi”

Federico Zeri sui luoghi del sisma del 1997

Oggi in tv appuntamento con "Non solo Assisi"
In occasione dell’anniversario del terremoto che scosse l’Umbria e le Marche il 26 settembre 1997, Rai Cultura ripropone venerdì 27 settembre alle 16.30 lo speciale “Non solo Assisi”, con Federico Zeri, realizzato dopo il sisma. Lo storico dell’arte attraversa in macchina le zone colpite, sottolineando l’importanza del patrimonio artistico del territorio umbro-marchigiano. Un viaggio che va dal dipinto della Natività di Domenico Beccafumi nel paese di Montesanto di Sellano al santuario di Rasiglia, dove alcuni affreschi sono stati lesionati dalle scosse del successivo 7 ottobre; dai resti del santuario della Madonna del Piano, con affreschi in gran parte distrutti agli affreschi a Nocera Umbra, a quelli di Giotto nella basilica di Assisi. E ancora, dall’abbazia di Sassovivo a Foligno al palazzo Elmi – Pandolfi di San Francesco, da Caldarola a Fabriano.
L’inizio della crisi tellurica avvenne nella primavera del 1997 con una serie di scosse registrate nel comune di Massa Martana, in provincia di Perugia. Nell’estate invece, un gran numero di piccoli eventi fu registrato nell’appennino umbro-marchigiano, interessando i comuni di Foligno e Serravalle di Chienti. Il 4 settembre ci fu un’altra scossa (magnitudo 4.5).

Da lì in poi, questi paesi non furono mai abbandonati dal sisma e la gente iniziò a preoccuparsi seriamente. La stessa Protezione Civile umbra aveva predisposto un’attrezzata tendopoli a Colfiorito, nonostante nella frazione folignate non si fossero ancora registrati danni; non altrettanto avvenne nel comune di Serravalle, dove invece alcune abitazioni erano già lesionate.

Il 26 settembre, alle 2:33, ci fu una scossa di terremoto del VIII-IX grado della scala Mercalli, di magnitudo 5.7, con epicentro a Cesi, frazione di Serravalle di Chienti. A Collecurti,una frazione di Serravalle, una coppia di anziani coniugi morì sotto le macerie della propria abitazione. Numerose case furono danneggiate gravemente dal sisma, specialmente quelle dei comuni di Foligno e di Nocera Umbra, dove risultò inagibile circa l’85% degli immobili.

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