Oggi in tv appuntamento con “La biblioteca dei sentimenti”
Tema della puntata: la passione per il teatro
In una delle dimore di Goldoni a Venezia, Palazzo Centani nel sestiere di San Polo, trasformato oggi in museo, si può vedere, oltre all’ambiente in cui il giovane Goldoni è cresciuto, anche un curioso esempio di teatro in miniatura: un vero e proprio “teatrino”, con tanto di palco e sipario, all’interno del quale era possibile mettere in scena degli spettacoli di marionette, dono – a quanto pare – di uno zio al giovane Carlo, che già mostrava tutta la sua passione per il mondo del Teatro e della Scrittura, e che grazie a questa riproduzione in miniatura di un teatro poté intrattenere parenti e amici con le sue prime, giovanili commedie.
Orbene, come sanno in molti, Carlo Goldoni divenne avvocato. Un mestiere rispettabilissimo, specie nella popolosa (e litigiosa) Venezia, nella quale le controversie certo non mancavano né, di conseguenza, poteva mancare il lavoro per gli “azzeccagarbugli”. Ma il lavoro era un conto; la passione, un altro.
Nonostante la tecnologia abbia guadagnato giustamente il suo spazio, il Teatro rimane, nel mondo umano, così importante e così seguito, così appassionante e così indispensabile: perché è veicolo di passioni ancestrali e ci parla da un’antichità profonda, di cui Goldoni, in fondo, non è che un recente epigono. Generazioni e generazioni di commediografi, tragediografi, attori, attrici, tecnici di scena, costumisti, trovarobe, esperti d’illuminazione e, ovviamente, registi e coreografi si sono succedute nel corso della storia.
Appuntamento da non perdere.