Oggi in tv appuntamento con "Io suono italiano"
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Oggi in tv appuntamento con “Io suono italiano”

Quattro secoli di musica italiana per tastiera

Oggi in tv appuntamento con "Io suono italiano"
Il recital pianistico di Maurizio Baglini, intitolato “Quattro secoli di musica italiana per tastiera” – in onda martedì 28 gennaio alle 17.40 su Rai 5 per “Io suono italiano – inizia con la Sonata in la maggiore di Domenico Paradisi e prosegue con gli Studi di Paganini/Liszt e brani recenti di Azio Corghi, Francesco Filidei e Paolo Fazioli, fondatore dell’omonima azienda di pianoforti.
A seguire, in “Romanza italiana”, il soprano Maria Luigia Borsi, accompagnata da Antonio Artese al pianoforte, interpreta arie e romanze italiane di Tosti, Leoncavallo, Puccini, Catalani e Brogi, dal Teatro Sociale di Rovigo.
Ho acquistato nel 2009 un grancoda Fazioli, dopo aver scoperto questo meraviglioso strumento nel 1998 a Rimini. Undici anni di sperimentazioni, di acquisizione di un budget necessario a me nell’investimento del futuro e la consapevolezza di scoprire uno strumento che da lì in poi mi avrebbe accompagnato tutta la vita ! Sono particolarmente orgoglioso di possedere dunque il Fazioli F278 1660, strumento frutto di vari test effettuati a Sacile fra me in veste di pianista e Paolo Fazioli in veste di ingegnere– costruttore e, direi, creatore di uno strumento diverso, in antitesi con la civiltà di consumo e di standardizzazione in cui viviamo oggigiorno. Uno strumento quindi che ha come paradigma fondamentale la stereofonia e la miglior possibilità esistente di raggiungere le dinamiche del piano e del pianissimo, ai limiti dell’udibilità. Uno strumento che ispira il pianista nel concetto, quanto mai necessario oggi, di improvvisazione estemporanea delle esecuzioni,  troppo spesso vittime di una ricerca fine a sé stessa e prive di quella curiosità e quella spregiudicatezza che rende ogni performance diversa dalla precedente e dalla successiva. Uno strumento che dura e migliora nel tempo e che dà spazio ineguagliabile all’individualità dell’interprete. Da non dimenticare, poi, che Paolo Fazioli investe tantissimo in sperimentazione e ricerca“.
Appuntamento imperdibile.

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