Oggi in tv appuntamento con “Cento anni di notizie”
La cronaca nera
La cronaca nera appassiona da sempre gli italiani e nel racconto televisivo si è fatta genere a sé. Dai delitti in bianco e nero, ai casi più recenti che hanno sconvolto le coscienze, “Cento anni di notizie”, in onda sabato 20 aprile alle 16.35 su Rai 3, analizza come è cambiato il racconto della cronaca nera in 70 anni di televisione. Incoronata Boccia ospita Pino Rinaldi, storico volto di “Chi l’ha visto?” e narratore di tante storie, oggi conduttore di Detectives su Rai 3. “Cento anni di notizie” è un viaggio nelle trasformazioni del linguaggio radiotelevisivo e giornalistico di cui la Rai è stata testimone e guida come prima industria culturale del Paese.
Fino al XX secolo nelle redazioni giornalistiche ci si riferiva alla cronaca nera con il termine gergale “cani schiacciati” (dal francese chiens écrasés). Con esso si indicava anche il fatto che il redattore era messo di fronte a un episodio che si ripeteva sempre uguale a se stesso.
Per la scrittura delle notizie di cronaca in una testata locale è fondamentale avere contatti quotidiani con le fonti d’informazione. Si dividono in due tipi: la Questura, i Carabinieri (per sapere, per esempio, chi è stato arrestato), i Pronto soccorso degli ospedali e i Vigili del fuoco fanno parte del “giro di nera”, mentre l’Amministrazione comunale (con i vari assessorati), la Camera di Commercio, le sedi dei partiti e i sindacati fanno parte del “giro di bianca”. Di solito il cronista che trova le notizie non è la stessa persona che firma l’articolo. Il primo (cronista reporter), dal luogo in cui si trova fornisce per telefono le informazioni al collega seduto in redazione (cronista estensore), che scrive l’articolo.
Può succedere che un giornale debba contattare fonti diverse per reperire informazioni su di un fatto.
Un appuntamento atteso assolutamente da non perdere.