Oggi in tv appuntamento con "Attacco alla Sinagoga"
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Oggi in tv appuntamento con “Attacco alla Sinagoga”

L’attentato del 1982

Oggi in tv appuntamento con "Attacco alla Sinagoga"
Alle 11.55 del 9 ottobre 1982 la sinagoga di Roma viene attaccata da un commando di cinque terroristi di origine palestinese. I fedeli che stanno uscendo dal tempio vengono investiti dallo scoppio di bombe a mano e raffiche di mitra. Stefano Gaj Taché, di soli due anni, rimane ucciso e altre 37 persone sono ferite. A quarantadue anni da quel giorno, attraverso materiali di repertorio, testimonianze dell’epoca e con l’approfondimento storico del professor Alberto Melloni, “Attacco alla Sinagoga” di Giorgio Taschini e Davide Savelli – in onda mercoledì 9 ottobre alle 17.15 su Rai Storia – rievoca il clima di tensione e la reazione della comunità attraverso la memoria di chi ha vissuto quei momenti, come Gadiel Gaj Taché, gravemente ferito e fratello di Stefano, deceduto poco dopo l’attentato. Ne parlano, inoltre, Ruth Dureghello, Presidente della Comunità Ebraica di Roma e il r Rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni.
Dopo l’attentato, la comunità ebraica di Roma è sconvolta e arrabbiata e da tempo temeva di essere un possibile bersaglio. Dagli inizi degli anni ’80, una serie di attacchi terroristici aveva infatti insanguinato mezza Europa, con autobombe piazzate nei quartieri popolati da comunità ebraiche. L’intervento militare israeliano in Libano, nel giugno del 1982, aveva segnato un punto di svolta. Nei mezzi di comunicazione alcune analisi e alcuni commenti avevano asserito un parallelo tra l’uso israeliano della forza e la violenza nazista. Israele veniva presentata come un’entità aggressiva ed espansionistica. Anche in Italia il clima era pesante e velenoso. La comunità ebraica di Roma non si sentiva più sicura. Il 25 giugno 1982, durante una manifestazione dei sindacati, davanti alla sinagoga era stata portata una bara vuota. In settembre, il leader dell’Olp Yasser Arafat era arrivato in visita a Roma ricevendo accoglienza da gran parte della classe politica, dalle alte cariche dello Stato e da Papa Giovanni Paolo II.
Appuntamento imperdibile.

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