Oggi in TV: A “Sorgente di vita” le iniziative dedicate al Giorno della Memoria – Su Rai2 storie e “pietre d’inciampo” per non dimenticare
31“La Costituzione Repubblicana, nata dalla Resistenza, ha cancellato le ignominie della dittatura. Ma non intende dimenticarle. Non vanno dimenticate. Per questa ragione la memoria è un fondamento della Repubblica che si basa sui principi di uguaglianza, di libertà, di dignità umana, con il riconoscimento, pieno e inalienabile, dei diritti universali dell’uomo, di ciascuna persona”: le parole del Presidente Sergio Mattarella, durante la cerimonia al Quirinale, hanno dato il via alle iniziative per il 27 gennaio, Giorno della Memoria, istituito 21 anni fa con una legge del Parlamento italiano.
A “Sorgente di vita”, in onda domenica 31 gennaio alle 8.15 su Rai2, tre storie, tre voci di una generazione che si è assunta il compito e la responsabilità di riannodare i fili della memoria. Emanuele Fiano, figlio di Nedo, sopravvissuto ad Auschwitz e da poco scomparso; Lia Tagliacozzo, con la storia di Ada, sorellina del padre, deportata con i nonni. E Walter Veltroni che ha adottato la storia di Sami Modiano, testimone instancabile della deportazione: storie di orrore e di salvezza affidate alla scrittura, e consegnate ai lettori di oggi nel segno di un impegno civile per la memoria futura.
Piccole targhe di ottone lucente sparse sulle strade di tutta Europa: ancora una volta le “Pietre d’inciampo” tornano tra i sanpietrini di Roma. Tra le tante, due storie del 16 ottobre 1943, il “sabato nero” della razzia degli ebrei romani. La giovane famiglia Di Veroli strappata dalla propria casa in Via del Portico d’Ottavia, nel cuore del quartiere ebraico, e quella di Augusto Capon, ammiraglio della Regia Marina, anziano e invalido, catturato nella sua casa al Nomentano. Vicende diverse, un unico destino: Auschwitz. I loro nomi sono oggi incisi sulle pietre, davanti alle loro case, e la testimonianza è affidata alla collettività.
Il Concerto della Memoria, infine, è quest’anno ispirato al maestro Ennio Morricone e alle colonne sonore composte per alcuni film dedicati alla Shoah. Dal Conservatorio di Milano una rivisitazione in chiave jazz delle sue musiche.