Il 27 febbraio 1933 il Palazzo del Reichstag, sede del Parlamento tedesco, viene distrutto da un incendio. Hermann Goering accusa immediatamente i comunisti: molti tesserati e funzionari del partito, tra cui i comunisti bulgari Georgi Dimitrov, Blagoj Popov e Ernst Torgler, vengono arrestati in quanto ritenuti colpevoli, insieme a Marinus van der Lubbe, di avere preso parte all’incendio del Reichstag. Una pagina di storia ripercorsa dal professor Ernesto Galli della Loggia e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda venerdì 21 agosto alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Il giorno dopo Hitler ottiene dal presidente Hindenburg la firma di un decreto d’emergenza. È il primo di una serie di decreti che progressivamente sospendono gran parte dei diritti civili garantiti dalla costituzione della Repubblica di Weimar. Il 21 settembre 1933 a Lipsia si apre il processo ai presunti incendiari del Reichstag. Marinus van der Lubbe viene condannato a morte mentre i tre comunisti bulgari vengono prosciolti e Georgi Dimitrov, che riesce a capovolgere radicalmente l’andamento del processo accusando il tribunale e le autorità fasciste di voler annientare il Partito comunista, diventa il simbolo della lotta antifascista e il processo si trasforma nella prima grande azione di resistenza al fascismo in Europa.