Oggi in TV: “A “Passato e presente” la svolta di Salerno”. Su Rai3 con Paolo Mieli
Unità di tutte le forze antifasciste per la liberazione del paese dal dominio nazifascista. Rinvio della questione istituzionale e della deposizione della Monarchia alla fine della guerra. Formazione di un governo espressione delle forze politiche democratiche.
Sono queste le linee politiche essenziali dettate dal leader comunista Palmiro Togliatti – in accordo con l’Unione Sovietica – al suo rientro in Italia dall’esilio, nel marzo del 1944: passano alla storia come “la svolta di Salerno”, un passaggio cruciale per la vita del Paese nell’ultimo anno di guerra e negli anni a venire, accolto a fatica dalle forze politiche antifasciste dell’epoca, a partire dagli esponenti di spicco del PCI.
Della “svolta di Salerno” e delle conseguenze di medio e lungo periodo provocate dalla mossa di Togliatti, parlerà il professor Giovanni Sabbatucci, insieme a Paolo Mieli, a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda oggi alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. La storiografia ha dibattuto a lungo, fino a tempi recenti, per identificare la “paternità” della mossa, tra Togliatti e Stalin, e per capire se la scelta tattica dei leader comunisti, che nell’immediato ha garantito a Togliatti il ruolo di “demiurgo” della vita politica italiana, non abbia finito per ritorcersi contro i suoi fautori, snaturando per sempre il PCI italiano e risvegliando le attenzioni degli Stati Uniti e di Roosevelt per le questioni della nostra politica interna.