Oggi in TV: A “Italiani” c’è Ruggero Orlando. Su Rai Storia il ritratto dell'”uomo di mondo”
Il 5 luglio 1907 nasceva Ruggero Orlando, giornalista e corrispondente della radio e della televisione italiana dal 1938 agli anni ‘80, uno dei volti e delle voci più popolari della storia Rai. Un personaggio che Rai Cultura ricorda con il documentario di Enrico Salvatori “Ruggero Orlando, l’uomo di mondo”, in onda lunedì 5 luglio alle 17.00 su Rai Storia per il ciclo “Italiani”.
A ricordare la sua vita, il figlio Raffaello, che ha reso disponibile gli archivi e gli oggetti personali del padre, a cominciare dalla macchina da scrivere, restaurata per l’occasione. I giornalisti Gianni Bisiach (storico inviato Rai), Furio Colombo (corrispondente dagli Stati Uniti per La Stampa), Fabiano Fabiani (direttore del Tg dal 1966 al ‘69), Jas Gawronski (corrispondente a New York dal 1967 al ‘79), Lucio Manisco (corrispondente de Il Messaggero da New York dal 1953 al 1984) e la regista Maria Bosio, assistente di Ruggero Orlando dal 1968 al ’70, ricordano invece episodi della vita professionale di Ruggero Orlando, e sul come svolgeva il su “giornalismo parlato”. Ugo Intini e il direttore scientifico della Fondazione Nenni, Antonio Tedesco, inoltre, racconteranno alcuni aspetti inediti della militanza socialista di Ruggero Orlando, cominciata clandestinamente negli anni della Guerra.
Per la radio, Orlando è corrispondente da Londra, negli ultimi anni dell’Impero britannico, durante lo scatenarsi degli eventi bellici e del difficile dopoguerra, e sono anni per trasformare il cronista Ruggero Orlando in un esperto di politica internazionale. Per la televisione, è corrispondente da New York, ‘Nuova York’ come suole dire, da purista della lingua quale è. Per 17 anni, fino alla primavera 1972, Ruggero Orlando è il principale corrispondente per i servizi giornalistici RAI dagli Stati Uniti: con i suoi gesti e la erre moscia diventa ‘personaggio’, L’apice della celebrità la raggiunge la sera del 20 luglio 1969, con il celebre “battibecco” con il collega Tito Stagno, sul momento preciso dell’allunaggio del modulo Lem della missione Apollo 11.