Oggi in tv a “Geo” l’anidride carbonica nelle abitazioni
Qual è la concentrazione nelle case degli italiani?
Martedì 12 novembre alle 16.10 su Rai 3, a “Geo” – il programma sulla natura, l’ambiente e le culture del mondo prodotto da Rai Cultura – Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi chiedono ad Alessandro Ronca, esperto di efficienza energetica, perché potrebbe essere utile misurarla.
L’attuale concentrazione atmosferica di anidride carbonica si aggira attorno a 0,04% (424 ppm) ed è cresciuta rispetto al livello pre-industriale, in cui era stabile a circa 0,03% (280 ppm). Questo rapido aumento atmosferico di anidride carbonica è ascrivibile dunque alle attività umane. Tra le attività più inquinanti sono riconosciute: la produzione di energia elettrica dalla combustione di gas naturale, metano o carbone e il trasporto dalla combustione di combustibili fossili. L’abbondanza di anidride carbonica allo stato gassoso, surriscalda l’atmosfera attraverso un fenomeno chiamato “effetto serra”. Secondo questo modello, la radiazione elettromagnetica proveniente dal Sole, genererebbe un calore maggiore rispetto a quello uscente dalla Terra, surriscaldando il pianeta gradualmente. La CO2, assieme ad altri gas serra, sarebbe responsabile dell’abbassamento della quantità di questo calore uscente.
Nell’idrosfera la CO2 è in parte disciolta in acqua con una solubilità di 1,48 g/L in condizioni standard. In questo senso, gli oceani, i mari, i laghi, i fiumi e le acque sotterranee possono essere considerate dei serbatoi di anidride carbonica, che la sequestrano dall’atmosfera. L’abbondanza di CO2 disciolta nelle acque però, ne cambia il pH, generando squilibri per le forme di vita.
Nella biosfera, l’anidride carbonica interagisce con qualsiasi essere vivente. Per gli organismi autotrofi la CO2 è la molecola di costruzione della materia organica: la fotosintesi clorofilliana usa CO2, H2O e energia solare per produrre materia organica e ossigeno.
Appuntamento davvero imperdibile.