Oggi in RADIO: "Radio Techetè celebra Pia Moretti, la prima radiocronista". Attraverso i suoi radiodocumentari uno spaccato dell'italia del dopoguerra. Oggi in RADIO: "Radio Techetè celebra Pia Moretti, la prima radiocronista". Attraverso i suoi radiodocumentari uno spaccato dell'italia del dopoguerra.
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Oggi in RADIO: “Radio Techetè celebra Pia Moretti, la prima radiocronista”. Attraverso i suoi radiodocumentari uno spaccato dell’italia del dopoguerra.

Oggi in RADIO: "Radio Techetè celebra Pia Moretti, la prima radiocronista". Attraverso i suoi radiodocumentari uno spaccato dell'italia del dopoguerra. Oggi in RADIO: "Radio Techetè celebra Pia Moretti, la prima radiocronista".  Attraverso i suoi radiodocumentari uno spaccato dell'italia del dopoguerra.E’ stata la prima donna italiana a svolgere la professione di radiocronista. Pia Moretti, giornalista e scrittrice, ha iniziato la sua carriera nell’Eiar nel 1939 dopo aver vinto il concorso nazionale. Autrice di numerosi radio documentari è riuscita in un mondo all’epoca fatto di colleghi uomini, a trovare un suo modo di raccontare la cronaca italiana nella radio pubblica del dopoguerra.

Radio Techetè a partire da oggi le dedica uno speciale, recuperando una serie di radio documentari da lei realizzati e trasmessi negli anni ’50 che permetteranno agli ascoltatori di scoprire il suo stile di racconto intimo e la sua capacità unica di passare dai temi leggeri agli approfondimenti sociali.

Da segnalare il documentario “Scrittici in Rosa” del 1953, nel quale la Moretti dà voce, per la prima volta alla radio italiana, alle scrittici e racconta quel mondo che veniva ingiustamente definito, dai critici uomini, “letteratura minore”. In “Roma di notte” del 1955 il racconto si snoda nei locali e nelle trattorie della capitale dove, attraverso le interviste ai protagonisti, sarà possibile scoprire gli albori della dolce vita.

Le voci dei cantanti e dei discografici nel documentario “Il successo tra i giovani della musica leggera” del 1959 permetteranno di scoprire il passaggio epocale dalla musica colta alla musica “leggera” nel nostro paese, passaggio che la radio pubblica aveva colto in ritardo ma invece Pia Moretti anticipa e racconta in modo unico. “Ritorno alla vita” è invece un’inchiesta sui malati di tubercolosi, realizzata nel 1955, che descrive in modo forte e diretto la condizione di chi vuole tornare alla vita normale dopo una lunga malattia e la difficoltà di superare lo stigma che li esclude dalla società.

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