Oggi in radio: "Radio 3 Mondo", la battaglia dell'informazione. Con Luigi Spinola
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Oggi in radio: “Radio 3 Mondo”, la battaglia dell’informazione. Con Luigi Spinola

Oggi in radio: "Radio 3 Mondo", la battaglia dell'informazione. Con Luigi Spinola
Con Luigi Spinola

Dall’inizio della guerra in Ucraina, i social network e i media hanno visto restringersi i loro canali di distribuzione in Russia: Twitter, Facebook e Instagram sono stati bloccati. I giornalisti sono stati imbavagliati dalla legge “contro le false informazioni”, che prevede pene fino a 15 anni di prigione per chi contraddice la propaganda del Cremlino. Come si fa ad aggirare questa barriera informativa? Giovedì 17 marzo alle 11.00 su Radio 3 a “Radio 3 Mondo” Luigi Spinola ne parlerà con Rosalba Castelletti, giornalista esperta di Russia, inviata a Mosca per La Repubblica.
Si parlerà del caso della giornalista russa Marina Ovsyannikova che ha optato per un cartellone scritto a mano, esposto durante una diretta, in cui chiedeva la fine della guerra. Su Internet, le iniziative si concentrano su Tinder, e-mail e Google Maps. Oltre al black-out informativo, esiste poi l’arma della disinformazione: notizie false vengono diffuse continuamente e, secondo gli esperti, la risposta delle aziende di social media è stata disordinata e confusa.
La battaglia dell’informazione si svolge poi anche nelle scuole. Il quotidiano russo di opposizione Novaya Gazeta riporta che “da quando è iniziata l'”operazione speciale”, è iniziata un’altra “operazione speciale”, volta a conquistare la testa degli scolari russi”. Tutte le scuole hanno tenuto lezioni di storia e studi sociali basate materiale didattico appositamente preparato. Il 3 marzo si è tenuta una lezione a livello nazionale, sviluppata dall’Istituto di Educazione dell’Accademia Russa delle Scienze come parte del progetto federale “Educazione patriottica dei cittadini russi”: nella lezione, i bambini sono stati brevemente introdotti alla storia del conflitto in Ucraina orientale, poi sono passati al ruolo della NATO.

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