Oggi in Radio: I teatri alla radio – Su Rai Radio Techetè le donne nel teatro di Pirandello
Uno Speciale in dieci puntate dedicato ai personaggi femminili che animano le opere di Luigi Pirandello, con numerosi materiali sonori selezionati dagli archivi radiofonici: dal 31 maggio, alle 9.00 e alle 17.00, lo spazio teatrale di Rai Radio Techetè racconta l’universo femminile indagato con sensibilità e modernità straordinarie dall’autore che è considerato uno dei più grandi scrittori del Novecento, premio Nobel per la Letteratura nel 1934, interprete del dramma dell’esistenza umana, vissuta nel contrasto insanabile tra ragione e volontà, rispetto delle regole e voglia di trasgredirle. Lo sguardo che lo scrittore siciliano riserva alle sue eroine è sempre uno sguardo amoroso, sia che siano adultere o persone sole, madri esemplari o possessive, attrici alle prese col proprio doppio o che intendono l’arte come missione fino al sacrificio estremo, sono sempre donne che non riescono a trovare una propria identità, che fanno fatica a conciliare il groviglio di pulsioni ed emozioni che le anima con il desiderio di razionalità, il bisogno di dare una forma al caos. In ogni caso l’autore non dà mai un giudizio e, grazie anche all’incontro nel 1925 con Marta Abba, una giovane e affascinante attrice milanese che diventerà la sua musa ispiratrice, i personaggi femminili da lui creati acquisteranno sempre di più uno spessore profondo, una dimensione quasi filosofica.
Lo Speciale, curato da Silvana Matarazzo, comprende anche le interviste rilasciate dalla stessa Abba in occasione della rappresentazione in Italia nel 1953 di “Come tu mi vuoi” e della traslazione delle ceneri di Pirandello nel 1961 dal cimitero del Verano di Roma ad Agrigento, nella campagna del Kaos, la contrada dove era nato; i ricordi di Luigi Filippo D’amico, testimone della relazione platonica e tormentata del drammaturgo con la sua musa; le testimonianze preziose di Franca Angelini, presidente dell’Istituto di Studi Pirandelliani e sul Teatro contemporaneo, e di Lucio Lugnani, uno dei massimi studiosi di Pirandello. Ad esse si aggiungono le interviste, realizzate per l’occasione, con Beatrice Alfonzetti, ordinario di Letteratura italiana presso La Sapienza di Roma, membro della Commissione per l’Edizione nazionale dell’opera omnia di Pirandello, e con Katia Ippaso, giornalista e drammaturga, autrice di “Non domandarmi di me, Marta mia”, uno spettacolo dedicato al voluminoso carteggio, che comprende più di cinquecento lettere scritte tra il 1926 e il 1936, intercorso tra la Abba e il celebre scrittore.